CAMERUN, massiccio del (A. T., 109-110-111)
Poderoso massiccio vulcanico situato sulla costa del Golfo di Guinea. Esso raggiunge nel punto culminante, il Fako, 4070 m., ed è quindi la cima più alta della parte occidentale del continente africano. L'insieme del massiccio copre 2000 kmq.; la sua grande asse è diretta da SO. a NE., nel prolungamento delle isole vulcaniche del Golfo di Guinea di cui è la continuazione. Esso è tutto circondato da pianure alluvionali non completamente colmate, che hanno recentemente riattaccato il massiccio al continente; se fosse rimasto isolato avrebbe avuto una configurazione simile a quella dell'isola Fernando Poo. ll Camerun è composto di prodotti vulcanici di varie età: basalti, trachiti, fonoliti, andesiti, che ricoprono terreni cristallini. L'attività vulcanica non è spenta: nell'aprile del 1909 si produsse una notevole eruzione, due piccoli crateri si aprirono a NE. della montagna ed emisero una grande quantità di lava; nel febbraio del 1922 sei altri crateri si sono aperti e la lava è discesa sino al mare. Una magnifica zona forestale copre i pendii inferiori della montagna; più in alto s'incontra una regione di palme e banani, con villaggi abitati da Negri, poi una foresta meno fitta, dove predominano le felci. A 2200 m., la foresta cede il posto alla savana coperta d'erba, poi a una distesa molto ingrata col suolo fessurato. La cima è spesso coperta di neve.
Il Camerun, che gl'indigeni chiamano Monga-ma-Loba, la montagna degli dei, è forse il carro degli dei del periplo di Annone dal quale colano torrenti di fuoco. Nel 1862 lo scalarono Burton, Mann e Calvo. Da allora fu esplorato varie volte, soprattutto da K. Hassert e Thorbecke (1908) e da Boyd Alexander (1909).
Bibl.: Hans Meyer, Das deutsche Kolonialreich, I, Berlino 1909.