MASSESILI
. Nazione numidica, che si trova menzionata soprattutto all'epoca della seconda guerra punica. È assai probabile che fosse una tribù stabilita nel territorio del Marocco attuale, da cui dovette uscire, non si sa quando, per andare alla conquista della maggior parte della regione occupata ora dall'Algeria, fondando uno stato di cui essa era il nucleo e la forza. Alla fine del sec. III a. C. re dei Massesili (il primo di cui si abbia notizia) era Siface, che nella zona litoranea estendeva il suo dominio dalla Muluia (a NE. del Marocco) fino al nord di Costantina. Tra le sue residenze vi erano Siga, presso l'imboccatura della Tafna (territorio d'Orano), e Cirta, l'odierna Costantina. Questo regno era un insieme non organico, mantenuto unito solo per l'autorità personale del re. Siface divenne alleato di Cartagine dopo esserle stato nemico; nel 205 s'impadronì del regno dei Massili (v.), situato a oriente del suo, fece causa comune con i Cartaginesi all'epoca della spedizione di Scipione in Africa, fu vinto con essi e poi isolatamente (203), fu fatto prigioniero e morì in Italia, e il suo regno finì con lui. Tuttavia può essere che suo figlio Vermina abbia conservato una parte dei suoi stati, forse con la tolleranza dei Romani. Tuttavia Massinissa re dei Massili quando morì nel 148 regnava verso ovest fino alla Muluia, probabilmente in conseguenza di conquiste successive, sicché a quell'epoca possedeva tutta la Massesilia, per lo meno lungo il litorale. Un nipote di Siface, che si dice si chiamasse Arcobarzanes, in quel tempo avrebbe regnato in qualche parte dell'Africa (nell'interno del territorio) e sarebbe stato alleato dei Cartaginesi, ma questa indicazione è sospetta. Dopo la scomparsa del regno dei Massesili il loro nome continuò per qualche tempo a indicare la contrada ove s'era esteso il loro dominio, e all'epoca romana sussistevano ancora nella provincia della Mauretania Caesariensis una o due tribù di Massesili; ma l'antica tribù era completamente scomparsa dal suo luogo d'origine nel Marocco.
Bibl.: S. Gsell, Histoire ancienne de l'Afrique du Nord, III, Parigi 1918, pp. 175 segg., 219 segg., 282-85, 305; V, ivi 1927, pp. 95-101.