MASSAGETI (Μασσαγέται, Massagĕtae)
Popolazione antica dell'Asia centrale, stanziata tra la costa orientale del Caspio e il lago Aral, a un dipresso lungo l'antica foce dell'Oxo nel Caspio. Di stirpe iranica, sono, secondo il Herrmann, identici ai "Saci dall'elmo a punta" ricordati nell'iscrizione reale di Dario a Naqsh-i Rustam e in quella di Bīsutūn. Abbondanti notizie su di loro, risalenti probabilmente a un'unica fonte, sono in Erodoto (I, 202, 204, 215, 216) e in Strabone, XI, 512 segg.: nomadi pastori e pescatori, in condizioni di vita materiale e spirituale assai primitivi, furono presso i Greci rinomati per la loro ferocia e audacia guerresca. L'episodio più famoso, circondato da particolari di leggenda, ma indubhiamente storico, che l'antichità conosceva di loro, è la spedizione che Ciro il grande intraprese nel 529 a. C. contro di loro, capitanati dalla regina Tomiri (o Tamiri), per assicurare i confini orientali dell'impero. Soverchiato dai Massageti, Ciro fu disfatto e ucciso. La rotta persiana fu vendicata da Dario, che batté e sottomise i Massageti, catturandone il capo Shunkha. Da allora il loro territorio fece parte dell'impero persiano, e fu non senza resistenza conglobato nell'impero di Alessandro. Nei secoli seguenti i Massageti furono assorbiti dai nomadi Daai.
Bibl.: Hermann, in Pauly-Wissowa, Real-Encyclopädie d. class. Altertumswiss., XIV, coll. 2123-29.