MASSA (XXII, p. 508; App. I, p. 827; II, 11, p. 275)
Sanate rapidamente le ferite inferte dalla guerra, la città si è alquanto estesa, in questi ultimi anni, in quasi tutte le direzioni, ma specialmente lungo la strada per le Marine di Massa e di Carrara. Nel 1951 M. (compresa la Marina omonima) contava 38.432 ab. (12.508 nel 1936). La popolazione continua ad aumentare, tanto che alla fine del 1959 il comune di M. aveva 55.626 abitanti.
La provincia di Massa e Carrara. - La provincia (1156 km2 di superf., il 43% dei quali a colture e il 57% a boschi) aveva, nel 1959, 205.725 ab. resid., con un aumento, rispetto al 1951, di sole 1348 unità; ciò a causa della forte emigrazione, propria soprattutto delle regioni montuose, che quasi uguaglia il saldo positivo del movimento naturale. Negli ultimi anni si è accentuato anche il fenomeno della migrazione interna dalle zone montane a quella litoranea, ove vive ormai più della metà dell'intera popolazione. La densità generale è (1951) di 177 ab. per km2; il comune di Carrara ha però 878 ab. per km2, mentre quello di Comano ne ha 33. Le forme di attività economica hanno subìto notevoli variazioni rispetto al 1936; la percentuale degli addetti all'agricoltura è scesa infatti dal 45% del 1936 al 26% del 1951, quella degli addetti all'industria è salita dal 36% al 46% e quella degli addetti al commercio dal 7% al 13%. Tra il 1952 e il 1958 tali variazioni si sono ulteriormente accentuate. Nel campo agricolo, in seguito al miglioramento delle tecniche colturali, si sono registrati sensibili aumenti nella produzione di grano, granturco, vino, patate, pomodori e foraggi. Il patrimonio bovino, a causa dello spopolamento montano, si è invece alquanto contratto. Nel campo industriale è da segnalare il notevole sviluppo dell'industria marmifera (oltre 350.000 t estratte nel 1955) e di quella chimica (Zona industriale). Dal 1952 al 1957 la produzione del marmo è aumentata del 22%, quella dei tubi di acciaio del 49%, quella del gas illuminante del 45%, quella del cemento del 39% e quella degli olî minerali del 26%. Il commercio è tuttora alimentato dalla vendita dei prodotti marmiferi e di quelli della Zona industriale. Carrara è ormai il maggiore mercato mondiale del marmo (280.000 t annue), mentre la Zona industriale ha relazioni, per l'importazione delle materie prime e l'esportazione dei prodotti finiti, con molte città italiane e straniere. In tale Zona si produce ora soda caustica, nitrato ammonico, coke metallurgico, gas liquidi, estratti tannici, tubi di acciaio, cuscinetti a sfere, tornî, elettrodomestici, pasta alimentare, cucirini, calze, ecc. Sempre più intenso il traffico merci nel porto di Marina di C. Il turismo si è sviluppato soprattutto nelle due Marine di Massa e di Carrara, che sono ora perfettamente attrezzate. Nel 1959 è stato inaugurato il nuovo tronco ferroviario Pieve Casola-Piazza al Serchio della Lucca-Aulla.