MASSA Lombarda (A. T., 24-25-26)
Borgata della provincia di Ravenna (Emilia) posta in pianura a occidente del Santerno. L'abitato ha forma regolare, con fabbricati recenti: ma la chiesa parrocchiale ha qualche parte che mostra la primitiva sua architettura. Nel 1921, nel centro erano raccolti 3463 ab., ma l'intero comune ne contava 6722 (viventi, oltre che nel capoluogo, nella frazione di Villa Serraglio o in case sparse), saliti a 7230 nel 1931.
Nel territorio del comune (37,20 kmq.) è caratteristica la coltivazione intensiva degli alberi da frutta (peschi, peri, meli, ecc.), che è la principale fonte di prosperità per il paese. Massa Lombarda è unita da una linea ferroviaria con Bologna (km. 42) e con Faenza (km. 25).
Storia. - Trae il suo nome da una colonia di coltivatori mantovani che, per sfuggire all'oppressione di Ezzelino da Romano, cercarono rifugio a Bologna e in Romagna. Essi si stanziarono su un territorio concesso in enfiteusi al comune d'Imola, e da questo (1251) dato ai profughi mantovani, con obbligo di bonificarlo, di vivere entro le fosse del fortilizio e di seguire sempre il comune nelle sue vicende. A onta di questi patti, Massa Lombarda cadde, volta a volta, in potestà dei Conti di Cunio, di Bologna, di Giovanni Acuto e di Alberico da Barbiano; la famiglia del quale la tenne dal 1399 al 1431, quando passò in possesso di Filippo M. Visconti, e poscia della Chiesa. Nicola IlI la vendette, il 20 settembre 1440, agli Estensi, che la perdettero nel 1598, insieme a Ferrara, rivendicata da Clemente VIII al governo diretto della Curia pontificia. In vista della sua posizione avanzata verso la Romagna gli Estensi la fortificarono e l'ampliarono considerevolmente, accrescendone la prosperità. Nei secoli XIV e XV dovette sostenere non poche lotte e assedî; ma dal sec. XVI, l'opera dei suoi abitanti fu particolarmente diretta a rassodare la conquista del terreno agricolo contro la minaccia delle acque fluviali.
Bibl.: L. Quadri, Vita massese attraverso i secoli, 1910; id., Memorie per la storia di Massa L. dal 1796 al 1861, Massa Lombarda 1916.