MASMŪDAH
. Nome di uno dei grandi rami etnici dei Berberi, del ceppo dei Brānes (al-Barānis), secondo le genealogie indigene (v. berberi). Nei primi secoli dopo l'islamizzazione occupavano la massima parte del Marocco occidentale, dal Sūs al Mediterraneo, ed erano, come gli altri Brānes, sedentarî. Diedero origine al movimento religioso e politico degli Almohadi (v.) e di esso furono il principale nerbo. Attraverso lotte e spostamenti di tribù e con l'introduzione degli Arabi Hilāliani e poi dei Ma‛qil (v. marocco: Storia), molte regioni piane furono occupate da questi nuovi elementi, e i Maṣmūdah si sono mantenuti in qualche zona del Rīf, nel Grande Atlante meridionale e nell'Anti-Atlante. Gli Shelūḥ del Sūs sono appunto di origine maṣmūdah.
Bibl.: Ibn Khaldūn, Histoire des Berbères (trad. De Slane), Algeri 1852-1856, II, pp. 257-275 e passim (nuova edizione, Parigi 1925-28, I, II); H. Basset e H. Terrasse, Sanctuaires et forteresses almohades, I. Timmel, in Hespéris, 1924, pag. 9 segg.; G. S. Colin, Maṣmūda, in Encyclopédie de l'Islām, III, pagine 448-452.