Critico letterario italiano (Torino 1937 - ivi 2006). Ordinario di letteratura italiana all'Università di Torino, ha dedicato i suoi studi a temi quali la novellistica del Cinquecento, la letteratura nel periodo tra manierismo e barcco, il romanzo e la poesia dell'Ottocento e del Novecento e, più specificatamente, sull'opera della scrittrice A. Guglielminetti (Amalia: la rivincita della femmina, 1987).
Fu allievo di G. Getto all'Università di Torino, presso la quale insegnò letteratura italiana (dal 1971) e dove fu inoltre preside (1994-96) della facoltà di lettere e filosofia. Diresse il Centro di studi di letteratura italiana in Piemonte "Guido Gozzano".
La sua produzione saggistica comprende studi sul genere autobiografico (Memoria e scrittura: l'autobiografia da Dante a Cellini, 1977; A chiarezza di me: D'Annunzio e le scritture dell'io, 1993; Dalla parte dell'io. Saggi sull'autobiografia, il diario, le lettere e le interviste nella letteratura del Novecento, 2001), sul romanzo e la novella (Struttura e sintassi del romanzo italiano del primo Novecento, 1964, nuova ed. Il romanzo del Novecento italiano: strutture e sintassi, 1986; La cornice e il furto: studi sulla novella del '500, 1984; Sulla novella italiana: genesi e generi, 1990; La novella italiana, 1991), su alcuni aspetti della letteratura dell'Ottocento (Gertrude, Tristano e altri malnati: studi sulla letteratura romantica, 1988), sulla poesia del primo Novecento (Sbarbaro poeta, ed altri liguri, 1983; La scuola dell'ironia: Gozzano e i viciniori, 1984; Introduzione a Gozzano, 1993). Tra le numerose edizioni da lui curate: Lettere di G. Marino (1966); Novellieri del Cinquecento (1972); Gerusalemme liberata (2 voll., 1974) e Teatro (1983) di T. Tasso; Tutti i romanzi (2000) e Il mestiere di vivere: 1935-1950 (in collab. con L. Nay, 2000) di C. Pavese.