LYON, Mary Frances
Genetista britannica, nata a Norwich il 15 maggio 1925. Dal 1955 è membro dell'Unità di radiobiologia di Harwell; è stata poi (1962-87) direttrice della Divisione di genetica e, dal 1982, del Medical Research Council, sempre presso Harwell. Nell'ambito degli studi sull'eterocromatina facoltativa, L. ha messo in evidenza il cosiddetto fenomeno della lyonizzazione. Esso riguarda i mammiferi placentati di sesso femminile, nei quali le cellule che portano più di un cromosoma X ne hanno uno solo in attività, mentre gli altri restano inattivi.
In tutte le cellule femminili (XX), in un periodo precoce dello sviluppo embrionale, uno dei due cromosomi X viene inattivato e lo stato d'inattività viene trasmesso alle successive generazioni cellulari. L'inattivazione è casuale, per cui nel 50% dei casi viene inattivato l'X paterno, mentre nel restante 50% viene inattivato quello materno. Questo è stato dimostrato da ricerche successive: negli individui eterozigoti, per un determinato carattere, poiché l'inattivazione è casuale, nella metà delle cellule s'inattiva l'X col dominante, nell'altra metà quello che porta il recessivo.
Tra le numerose pubblicazioni, di particolare rilievo: Sex chromatin and gene action in the mammalian X-chromosome, in American Journal of Human Genetics, 14 (1962), pp. 135-48; Possible mechanisms of X-chromosome inactivation, in Nature New Biology, 232 (1971), pp. 229-32; X-chromosome inactivation and developmental patterns in mammals, in Biological Review, 47 (1972), pp. 1-35. Con J.H. Edwards ed E.M. Southern ha curato The prevention and avoidance of genetic disease (1988).