Pittore (Rostov sul Don 1880 - Erevan 1972). Studiò nella Scuola di belle arti di Mosca (1897-1904) con V. A. Serov e K. A. Korovin. Una serie di viaggi in Medio Oriente (1910-11; 1913) ebbe un ruolo decisivo nella sua formazione di pittore d'impostazione postimpressionista. Nelle opere degli anni 1910-20 decantò il mondo dell'esotico Oriente, utilizzando i forti contrasti delle ampie superfici cromatiche, i colori chiari e vivaci, una linea semplice e pura (Mosca, Galleria Tret´jakov; San Pietroburgo, Museo russo). Fu uno dei promotori del movimento "Rosa azzurra" (1907-10); partecipò alle mostre dell'Unione dei pittori russi, del Mir Iskusstva, della "Rosa azzurra". Nel 1926-28 fu a Parigi. Dal 1921 si trasferì a Erevan, esaltando nei suoi paesaggi, ritratti e nature morte le bellezze del suo paese. Fece le scenografie dell'opera Almast di A. A. Spendiarov (1938-39) a Erevan e di Filumena Marturano di Eduardo De Filippo al teatro Vachtangov di Mosca (1957). Per il carattere decorativo della sua pittura fu tra i pittori accusati di "formalismo" durante gli anni Quaranta e rivalutati dopo il superamento dello stalinismo, quando S. ottenne il riconoscimento ufficiale ricevendo nel 1961 il premio Lenin. Dopo la morte la sua casa a Erevan è diventata museo nazionale.