ZIVERTS, Mārtinš
Drammaturgo lettone, nato a Mežmuiža il 5 gennaio 1903. Dopo varî drammi che ebbero scarso successo (Hasana harems, "L'harem di Assan"; Nafta, "La nafta"; Zelta zeme, "La terra d'oro"; Kropìi, "Storpiati") si affermò nel 1936 con il dramma Tīreëpurvs ("La palude di Tīreli", premiato nel 1937 dal Fondo per la Cultura), ed ebbe un posto di drammaturgo al Teatro Nazionale (1938-40), poi al Dailes Teatris (1941-1944). A questo periodo appartengono drammi di serio impegno come Āksts ("Il buffone", 1938), ispirato alla vita di Shakespeare e scritto in versi, e Münhauzena precības ("Lo sposalizio di Münhausen", 1941, anch'esso per metà in versi). Nel 1940 apparvero Cilvēks grib dzīvot ("L'uomo vuol vivere"), sul dramma di un uomo gravemente ammalato, e, K???ī nas vāze ("Il vaso cinese").
Nel 1944 Zīverts dovette emigrare e si stabilì a Stoccolma, ove scrisse nuovi drammi e istituì piccole compagnie teatrali dii cui è capocomico e regista. Particolarmente notevole una serie dii atti unici come Lielo Grēcinieku iela ("La via dei grandi peccatori", 1953), ambientato in un clima di sospetti e intrighi politici, oppure Vara ("La forza", 1944); Kāds ku???a nav ("Qualcuno che non esiste", 1947), ambientato nell'Europa del dopoguerra; Zaëā krūze ("La brocca verde", 1949); Ar smaidu ("Col sorriso", 1953), dramma con cinque personaggi chiusi in un bunker durante un'incursione aerea, e infine Smilšu tornis (La torre di sabbia", 1954).