MARTINO Oppaviense (da Opava, nome cèco di Troppau) o Polono
Arcivescovo e storico. Non si conosce l'anno della sua nascita avvenuta a Troppau (Opava); visse a lungo a Praga e a Roma; morì e fu sepolto nel 1278 a Bologna. Per la sua nascita in Slesia, appartenne alla provincia polacca dell'ordine dei domenicani, nel quale era entrato durante il suo soggiorno a Praga. Clemente IV lo nominò cappellano papale, Niccolò III lo creò vescovo di Gnesen.
Oltre a scritti teologici, egli redasse, a richiesta di Clemente IV, una cronaca universale dalla nascita di Cristo fino al 1247 (Chronicon summorum pontificum imperatorumque ac de septem aetatibus mundi) stampata per la prima volta a Torino nel 1477 e ristampata in Mon. Germaniae Historica, Script., XXII. Concepita soprattutto come libro ausiliario per religiosi, la cronaca è priva di senso critico ma ben ordinata, e perciò fu molto adoperata e assai diffusa. La favola della papessa Giovanna (sia che fosse contenuta nella cronaca originale, sia che vi fosse inserita in qualche copia suecessiva, in ogni caso prima del 1312) e anche altre favole consimili (come l'istituzione dei sette principi elettori sotto Ottone III) si diffusero specialmente per mezzo di questa cronaca.
Bibl.: H. Brosien, M. von T., in Neuer Archiv für ältere deutsche Geschichtskunde, IV e XXIII.