MARTINI, Martino
Missionario, sinolo, o e geografo italiano, nato a Trento nel 1614. Entrato nella Compagnia di Gesù, studiò nel Collegio Romano, e giunse nel 1643 in Cina, dove assunse il nome di Wei K'uang Kuo; divenne quindi superiore della missione di Hang-chow nel Che-kiang. Nel 1651 tornò a Roma per esporre lo stato delle missioni, dopo un viaggio di tre anni. Tornò in Cina nel 1658 con diciassette missionarî, dopo una navigazione di due anni, in cui morirono sedici dei suoi compagni. Nella sua provincia costruì un collegio, e una grande chiesa. Morì il 6 giugno 1661 in Hangchow, ove è sepolto.
Sinologo profondo, scrisse varie opere cinesi di propaganda religiosa e pubblicò opere fondamentali geografiche e storiche durante il suo ritorno in Europa. La sua opera maggiore, il Novus Atlas Sinensis (Amsterdam (1655), è un monumento cartografico insigne. Alle grandi tavole geografiche delle provincie della Cina aggiunge descrizioni precise e ricche di notizie, desunte da geografi cinesi, commenta e studia Marco Polo, e verifica l'esattezza della sua narrazione. In un'appendice è riprodotta una sua conversazione con l'arabista Golio in cui illustra il calendario cinese spiegato da un antico scrittore arabo. È questo uno dei primi scritti europei in cui compaiano stampati caratteri cinesi. La sua Sinicae Historiae Decas Prima (Monaco 1658), è il primo riassunto stampato in Europa di storia cinese, dalle origini fino al principio dell'era volgare. Nello scritto De Bello Tartarico Historia (Roma 1654), più volte ristampato e tradotto, descrive la conquista della Cina da parte dei Manciù. La sua Brevis Relatio de Numero et Qualitate Christianorum apud Sinas (Roma 1654) riferisce sulle condizioni del cattolicesimo in Cina.
Bibl.: P. A. Pfister, Notices biographiques et bibliogr. de tous les membres de la C. d. J. en Chine, Shang-hai 1891; M. Montuchat, Martin Martini, Le père de la Géographie Chinoise, La Chine, Parigi 1922.