MARTINO il Giovane, re di Sicilia
Era figlio di Martino, duca di Montblanch, fratello di Giovanni I re d'Aragona. Nato nel 1374, sposò a Barcellona nel 1391 Maria, figlia di Federico III il Semplice, re di Sicilia. Si stabilì con la moglie e con il genitore nel 1392 a Palermo, dove governarono tutti e tre come conregnanti. Poiché i quattro vicarî del regno, e specialmente Andrea Chiaramonte e Artale Alagona, si opponevano al dominio di M. nell'isola, il re cominciò con il porre in stato di assedio la città di Palermo e fece condannare a morte come ribelle il Chiaramonte. Nel resto dell'isola, e segnatamente in Messina e Catania, le ribellioni erano continue. La città di Catania venne assediata dal re, contro le ostilità di Artale Alagona. Una politica favorevole al papa scismatico Clemente VII, sostenuto dal duca di Montblanch, fu nociva e pericolosa. Per i rinforzi venuti dall'Aragona nel 1394, e per quelli dati dal conte Cabrera, Catania dovette arrendersi, e l'assedio si estese al castello di Aci, d'onde l'Alagona, sopraffatto, fuggì in Genova. M., dopo essersi liberato dai due più potenti nemici, poté rimettere l'ordine e la pace in tutta l'isola. Nel 1395 il duca di Montblanch, morto suo fratello Giovanni I d'Aragona, lasciò la Sicilia, per salire su quel trono. Si coronò M. in Palermo nel 1398, e nello stesso anno riunì un parlamento generale in Siracusa, nel quale riformò lo stato del regno. Morta la moglie (1402), per il testamento di lei continuò a tenere il regno. Sposò indi Bianca di Navarra, e nel 1409, lasciata la moglie vicaria del regno, partì per la guerra di Sardegna che sottomise agli Aragonesi. Morì in Sanluri presso Cagliari il 25 luglio 1409. Gli successe il padre.
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