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BONDENARO, Martino

di Gerhard Rill - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 11 (1969)
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BONDENARO (Bondenarius), Martino

Gerhard Rill

Nacque a Ferrara, da Pietro, in data imprecisata, agli inizi del sec. XVI. Studiò in patria e il 30 marzo 1534 si addottorò in diritto civile e canonico. Per il biennio 1534-1535 fu chiamato a insegnare diritto nella stessa università di Ferrara. La sua fama di giurista con gli anni oltrepassò i confini della sua città e arrivò fino alla corte di Vienna: Ferdinando I re dei Romani lo chiamò in quella università, dove egli insegnò a partire dal semestre estivo del 1548, come ordinario di diritto civile.

Riceveva uno stipendio di 170 fiorini annui ai quali se ne aggiunsero nel 1552 altri 130 per servizi non precisati prestati al re. Il 7 luglio 1551 era succeduto, d'altro canto, nella prepositura di Ardagger nella Bassa Austria, a Cristoforo di Castilegio che aveva presentato le dimissioni. Per la prima volta cosi un prevosto di Ardagger fu nominato dall'autorità laica, anziché dal vescovo di Frisinga. Il servizio di corte e l'insegnamento universitario non pernusero mai al B. di risiedere nella sua prepositura né di esercitare alcun controllo disciplinare sui canonici che non eccellevano per severità di costumi. Essi si ridussero a cinque, dopo che uno di loro fu assassinato da un collega. In conseguenza di questa incresciosa vicenda il B. fu coinvolto in un estenuante processo, che alla fine vinse contro gli ufficiali del vescovo di Passau per la successione nei benefici dell'assassino, il canonico Giorgio Ferschnitzer, che si era dato alla fuga. Nel giugno del 1553 Ferdinando I lo nominò suo consigliere; il 2 agosto dello stesso anno fu eletto prevosto del duomo di Santo Stefano, carica alla quale era annesso l'ufficio di cancelliere dell'università di Vienna. Inviato nel novembre in Transilvania per dirigere la inchiesta sulla rivolta che vi era scoppiata, il 31 dicembre fece redigere a Kaschau un ampio verbale relativo a questi avvenimenti, che nel luglio del 1554 inviò anche alla Curia romana insieme a varie altre deposizioni. Nel 1554 è ricordato di nuovo come ordinario di diritto civile con uno stipendio di 300 fiorini. Nell'ottobre di questo stesso anno il re gli permise tuttavia di farsi sostituire nelle lezioni per un trimestre, dovendosi recare a Roma. Durante il viaggio di ritorno si fermò a Trieste con l'incarico reale di riscuotervi certi crediti della corte.

Il B. morì a Vienna il 10 giugno 1556.

Fonti e Bibl.: Vienna, Archiv der Universität, Matricula facultatis Iuridicae II, ff. 73v, 8Iv; Ibid., Haus-, Hof- und Staatsarchiv, Hungarica 72/2, ff. 138-215; 73/4, f. 4; Ibid., Rom Varia, 1, f. 677; Ibid., ReichsregisterFerd.I., 7, ff. 163v-164, 200v-201; Nuntiaturberichte ausDeutschland, s. 1, XVI, a cura di H. Goetz, Tübingen 1965, p. 259; F. Höller, Specimen historiaecancellario rumUniversitatis Viennensis..., Viennae 1729, pp. 97 s.; R. Kink, Geschichte der kaiserlichenUniversität zu Wien, I, 1, Wien 1854, p. 276; 2, pp. 164, 166; G. E. Friess, Geschichte des einstigenCollegiat-StiftesArdagger inNieder-Oesterreich, in Archiv fürösterreichische Geschichte, XLVI (1871), pp. 456 s.; J. v. Aschbach, Geschichte der WienerUniversität, III, Wien 1888, pp. 82 s.; H. Zschokke, Geschichte desMetropolitan-Capitelszum heiligen Stephan in Wien, Wien 1895, p. 370, n. 17; G. Pardi, Titoli dottorali conferitidallostudio di Ferrara nei secoli XV eXVI, Lucca 1901, p. 122; Id., Lo studio di Ferrara nei secoli XVe XVI, Ferrara 1903, p. 115; A. Goldmann, Die Universität, in Geschichte derStadt Wien, VI, Wien 1918, p. 129, n. 31; H. Glaninger, Geschichte des ehemaligen Collegiatstiftes Ardagger (tesi di laurea, dattiloscritta), Wien 1948 (Bibl. naz.), p. 191; J. Landlinger, Ardagger,Stifts- undPfarrgeschichte1049-1949, Waidhofen an der Ybbs 1949, p. 27; F. Zak, Dignitaten undKapitel in den ehemaligenKollegiatstiften der Diözese St.Pölten, Sankt Pölten 1955, p. 59; A. Plesser, Zur Kirchengeschichte des Viertels obdem Wienerwald vor 1627,in Geschichtliche Beilagenzum St.Pöltener Diözesanblatt, XV (1960), p. 136.

Vedi anche
fiorino Nome di varie monete di Firenze con impresso il giglio, emblema della città. Nell’11° e 12° sec. i fiorino furono solo d’argento; nel 1253 fu coniata la moneta d’oro (massa di 3,54 g e bontà di 24 carati) con i tipi di s. Giovanni Battista e del giglio. Per diversità di coniazione e di peso, ebbe denominazioni ... canonico Ecclesiastico che fa parte di un capitolo cattedrale o collegiale. ● I canonico secolari, secondo l’attuale ordinamento, sono sacerdoti che formano un collegio cui spetta celebrare le funzioni liturgiche più solenni della propria chiesa. ● I canonico regolari sono sacerdoti che costituiscono diversi ... arcicancelliere (ted. Erzkanzler) Capo della cancelleria degli imperatori carolingi. In Germania, tale ufficio fu attribuito ai tre elettori ecclesiastici, arcivescovi di Magonza, Treviri e Colonia, rispettivamente arcicancelliere per Germania, Borgogna e Italia (dal 1037); arcicancelliere dell’imperatrice era l’abate ... vescovo Nel cristianesimo primitivo e in molte Chiese cristiane non cattoliche, il capo di una comunità di fedeli, in posizione più elevata rispetto agli altri ordini del ministero ecclesiastico. Nella Chiesa cattolica, prelato che, sotto l’autorità del romano pontefice, ha il governo ordinario di una diocesi, ...
Categorie
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Vocabolario
Martino
Martino – Nome proprio d’uomo, anticamente usato per indicare in modo generico una persona di sesso maschile (cfr. nell’uso mod. Caio, Tizio, Sempronio), così come si usava Berta per indicare genericamente una persona di sesso femminile:...
martino²
martino2 martino2 s. m. [dal nome di s. Martino (di Tours), considerato il protettore dei mariti], region. – Marito tradito.
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