NYROP, Martin
Architetto danese, nato l'11 novembre 1849 presso Ringkobing, nello Jütland, morto il 18 maggio 1921 a Copenaghen. Dopo avere fatto per qualche tempo il falegname, passò all'Accademia, fino al 1876 nella classe di H. J. Holm; s'interessò particolarmente all'architettura in laterizio, ispirandosi ai modelli medievali nazionali, sviluppatisi durante il Rinascimento, ai rossi castelli in mattoni e alle sedi gentilizie. Il N. collaborò al restauro di Kronborg. Ottenne nel 1880 la grande medaglia d'oro dell'Accademia e dal 1883 in poi viaggiò in Italia, Grecia e Francia. Fra i materiali costruttivi ebbe sempre una predilezione per il legno. Lo resero noto gli edifici per l'esposizione di Copenaghen (1888), dopo la quale gli fu affidata la costruzione del nuovo palazzo comunale in Copenaghen. Egli creò uno strano monumento in mattoni rossi, solido e robusto nel suo complesso, movimentato e vario nei particolari, che è da considerare la maggiore opera prodotta dall'architettura danese di quell'epoca. Fra gli altri suoi edifici vanno ricordati l'ospedale di Bispebjerg a Copenaghen (1908-18) e la chiesa di Elia (1905-08). Fu professore all'Accademia dal 1906 al 1919. Nelle sue costruzioni volle dare risalto al materiale grezzo e rivelare chiaramente la struttura dell'edificio.
Bibl.: Fr. Beckett, Il palazzo del municipio di Copenaghen, Copenaghen 1908; A. Pander, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXV, Lipsia 1931 (con un'ampia bibl.).