BÔÔK, Martin Fredrik
Critico svedese, nato a Stoccolma il 12 maggio 1883. Nel 1920-23 fu professore all'università di Lund; poi lasciò la cattedra per assumere la direzione della sezione culturale nello Svenska Dagbladet. È dotato di viva e pronta sensibilità, ed è scrittore di razza, caldo, colorito. Ma non ha mai disdegnato, accanto alla critica di attualità immediata, il lavoro di lunga lena, disciplinato, metodico. La grande edizione delle Samlade Skrifter di Stagnelius (1911-19) e la fondamentale monografia sul medesimo autore (1919), l'edizione di Tegnér (1918 segg.) e la monografia su Tegnér (I, 1917), gli Svenska studier om litteraturvetenskap (1915), il saggio Den romantiska tidsåldern i svensk litteratur (1919) il vasto contributo dato alla Svenska litteraturens historia (2ª ed. 1929 e seg.), che dirige insieme col Sylwan, sono opera solida di uno studioso esperto in ogni ricerca filologica e storica. Dei maggiori poeti svedesi degli ultimi decennî del secolo XIX ha tracciato magistrali caratteristiche in Sveriges moderna litteratur (1921). E negli ultimi due decennî, con la sua instancabile opera di critico - via via raccolta in una lunga serie di volumi: Stridsmän och sångare, 1910; Studier och ströftåg i dikten och historien, 1911; Essayer och kritiker, voll. 6, 1913 e segg., ecc. - ha esercitato e sta tuttora esercitando un'influenza forse paragonabile a quella avuta sulla precedente generazione dal Levertin.