SOUSA, Martin Alfonso de
Guerriero e navigatore portoghese, colonizzatore del Brasile e governatore dell'India, nato a Vila Viçosa al principio del sec. XVI, morto a Lisbona nel 1564. Ancora molto giovane fece parte del consiglio del re Giovanni III; e quando questi, sulla fine del 1530, decise l'invio di una spedizione in Brasile affidò al S. il comando della flotta e dell'impresa. Come governatore della Nuova Lusitania (nome ufficiale dei possedimenti portoghesi nell'America Meridionale) aveva pieni poteri per fondare colonie e trattare con gl'indigeni. Nei mari del sud fece innumerevoli osservazioni scientifiche e le comunicò al matematico e cosmografo Pedro Nuñes, già suo maestro, che se ne servì nella composizione dei suoi trattati sulle carte di navigazione. Diede il nome di Rio de Janeiro alla baia di Nictheroy, avendo creduto di essere entrato nell'estuario di un gran fiume e ricorrendo in quel giorno il 1° gennaio (1532). In un'isola fondò la colonia di S. Vicente (22 maggio (poi São Paulo). Nella sua opera di colonizzazione il S. fu coadiuvato amichevolmente dagl'indigeni. Al suo ritorno nel Portogallo, nel 1533, il buon esito della spedizione gli valse la nomina a capitano maggiore del mare dell'India; e l'anno seguente partì per le Indie orientali. Acquistatasi l'amicizia del sultano di Cambaia, in qualità di suo alleato, fu capo militare in una campagna contro i Mongoli nemici del sultano, che furono vinti. Combatté pure in favore del raia di Cochin contro quello di Calicut. Nel 1538 sconfisse nuovamente quest'ultimo in una battaglia navale. Nel 1541 ritornò nell'India come governatore, conducendo seco S. Francesco Saverio, apostolo e patriarca delle Indie. Ma durante il governo di S. incominciò la decadenza dell'impero portoghese nelle coste dell'Oceano Indiano. Forte in guerra, abile nella diplomazia, fu invece concussionario nell'amministrazione, senza scrupoli e avido di ricchezza personale; cosicché il suo governo, che si prolungò fino al 1545, riuscì molto dannoso agl'interessi della nazione.