Pseudonimo della poetessa tedesca Martha von Scheidt (Landau 1898 - Bad Bergzabern, Palatinato, 1976). Ha studiato storia dell'arte e filosofia a Heidelberg (con Jaspers); in seguito anche botanica, ciò che le ha consentito, nei 12 anni di regime nazista, in cui le fu proibito di pubblicare, di lavorare quale farmacista. Legata alla tradizione della lirica della natura, ha saputo restarvi fedele pur nel variare degli accenti a seguito dello sconvolgente variare della situazione (Der unendliche Weg, 1925; Gedichte, 1931; Deutsche Landschaft, 1946; O sieh Ophelia, 1950; Herbstmond, 1958). Fortemente liricizzati anche le novelle (Der Wald, 1949) e i romanzi (Pan ging vorüber, 1954; Anna Morgana, 1956; Mann im Mond, 1961).