MARMOTTA (dal lat. marmota: lat. scient. Marmota Frisch 1775; fr. marmotte; sp. marmota; ted. Murmeltier; ingl. marmot)
Genere di Roditori della famiglia degli Scoiattoli, che dà il nome a un'intera sottofamiglia, Marmotinae Pocock 1923 (v. cinomio), recentemente considerata come una vera famiglia: Marmotidae (Weber 1928). Le marmotte misurano da 50 a 60 cm. di lunghezza senza la coda, che è lunga tra 10 e 20 cm. Hanno forme tarchiate, testa grossa e appiattita superiormente, occhi piccoli, orecchi minuti, collo corto e grosso, arti molto bassi, pelliccia ricca.
Eminentemente sociali e guardinghe, tanto che vivono sotto la sorveglianza di sentinelle, sono dotate d'intelligenza assai sveglia, di sensi acuti, di coraggio non comune. Emettono fischi acuti, abbaiamenti e brontolii. Stanno volentieri immobili, ma sanno anche eseguire mosse fulminee. Sono quasi tutte esclusivamente terragnole e abilissime scavatrici di covi profondi. Si nutrono di erbe, piante aromatiche, germogli, semi, bacche, frutta, radici, tuberi e bulbi, che portano alla bocca con le mani, standosene sedute. Dotate di grande sensibilità barometrica, accumulano provviste, s'ingrassano; all'inizio della cattiva stagione si chiudono nei covi invernali e cadono in letargo, riprendendo a primavera, in principio magrissime, la vita attiva. Presto vanno in amore e dopo circa 10 settimane partoriscono da 3 a 10 piccoli. Sono diffuse in 45 specie e sottospecie nell'Europa centrale, Asia e America settentrionali. La marmotta comune o marmotta delle Alpi (Marmota marmota L.), alla quale manca il pollice, è prettamente alpina e limitata alla zona delle Alpi e dei Carpazî. Il Bobac (M. bobac Müller) che ha grande importanza in pellicceria (Murmel), abita le pianure steppose dell'Asia.
Bibl.: G. S. Miller, Mammals of Western Europe, Londra 1912; Heck, in Brehm, Tierleben, XI, 1914.