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mark to market

di Laura Ziani - Dizionario di Economia e Finanza (2012)
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mark to market

Laura Ziani

Espressione gergale inglese utilizzata per identificare la regola contabile che valuta attività e passività di un’impresa o di un intermediario finanziario al prezzo di mercato. È una metodologia, alternativa a quella classica della valutazione al costo (o al valore) storico, che si è largamente diffusa alla fine del 20° sec., in collegamento con le sempre più sofisticate applicazioni di metodi quantitativi alla finanza.

Inizialmente tale regola veniva applicata esclusivamente ai contratti negoziati nelle borse futures (➔). La standardizzazione di tali contratti, rendendoli altamente liquidi, consentiva la definizione giornaliera di prezzi di mercato affidabili. Sulla base di tali prezzi si aggiornavano quotidianamente, adeguandoli alle variazioni dei prezzi di mercato dei relativi contratti, i conti correnti di garanzia dei contraenti con posizioni aperte. Precisamente, si accreditavano sul conto le variazioni favorevoli e si addebitavano quelle sfavorevoli. Quando l’importo del conto scendeva sotto la soglia minima di garanzia, senza l’immediato ripristino del livello minimo da parte del contraente, colpito dall’evoluzione sfavorevole, la posizione era immediatamente e automaticamente liquidata dalla borsa (➔ borsa valori).

Il successo e la trasparenza di tale procedura ne incoraggiarono l’estensione alla valutazione di attività e passività di società quotate, e di intermediari finanziari e vocazione internazionale anche se non quotati, secondo protocolli definiti e accettati, o resi obbligatori da autorità di controllo e supervisione e da agenzie di certificazione, come per es., negli Stati Uniti, la GAAP (General Accepted Accounting Principles). La procedura è relativamente semplice, anche se può essere fonte di troppa reattività, o addirittura di ‘isterismo’, per beni o titoli altamente liquidi e correntemente negoziati; si presenta più problematica quando si applica a beni o titoli il cui mercato è meno liquido. Per tali attività il prezzo di mercato è sostituito ai fini del m. to m. dal fair value (➔), ovvero da un valore affidabile di presumibile realizzo. Come detto, la metodologia si presta a manipolazioni e può comunque generare inconvenienti non desiderabili. Causano ampie opportunità di frode gli strumenti finanziari negoziati fuori borsa (➔ over the counter) sulla base di previsioni contrattuali particolarmente sofisticate e contenenti opzioni esotiche implicite, molto difficili da valutare. Producono invece spirali negative perverse gli obblighi di adeguare immediatamente le valutazioni al prezzo di mercato, quando si traducano in vincoli all’operatività, che possono determinare effetti a catena e panico generalizzato, trasmissibile a tutta l’economia. Nel 2008, nel pieno della crisi finanziaria, l’eurogruppo prese la decisione di sospendere temporaneamente l’obbligo di banche e società finanziarie quotate, o comunque di rilevanza internazionale, di attenersi alla regola del m. to m. per la sua tendenza ad aggravare gli effetti negativi della crisi.

Vedi anche
futures Contratti di compravendita di beni (commodity futures) o di attività finanziarie (financial futures) a prezzi e quantità prefissati, la cui esecuzione è stabilita per una data futura. Sono contratti a termine, di tipo standardizzato, scambiati su mercati specificamente organizzati. La stipula avviene ... derivati Strumenti finanziari il cui valore è determinato da quello di altri beni scambiati sul mercato (azioni, indici azionari, tassi, valute e merci), denominati attività sottostanti. La sensibile crescita e diffusione dei derivati proviene dalla necessità di disporre di strumenti idonei a coprire rischi ... contratto Regolamento di interessi che trae la sua forza vincolante dall’accordo di coloro che lo stipulano. 1. Diritto civile Il contratto è l’accordo tra due o più parti per costituire, regolare od estinguere un rapporto giuridico patrimoniale. È la massima espressione dell’autonomia privata, del potere, ... finanza I mezzi (patrimonio, reddito, credito) di cui si dispone per raggiungere i propri fini e, più specificamente e comunemente, i mezzi (beni in natura, servizi personali e soprattutto denaro) di cui dispongono lo Stato e gli altri enti pubblici. Anche il complesso dei fatti o atti con cui un soggetto economico ...
Tag
  • INTERMEDIARIO FINANZIARIO
  • STATI UNITI
  • EUROGRUPPO
  • FAIR VALUE
Vocabolario
wet market
wet market loc. s.le m. Mercato in cui si vendono carne fresca, pesce, prodotti e beni deperibili; in particolare, mercato di animali vivi, in cui i venditori macellano gli animali al momento dell'acquisto da parte del cliente. ♦ [tit.]...
market performer
market performer loc. s.le m. e agg.le In economia, chi o che è in linea con le aspettative dei mercati finanziari. ◆ I «voti»: Banca Lombarda, Popolare Bergamo e Lodi sono incluse nella lista dei market outperformers; Bipop, Commercio...
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