Pseudonimo dello scrittore inglese William Hale White (Bedford 1831 - Groombridge, Sussex, 1913). Avviato alla carriera ecclesiastica nella Chiesa congregazionalista, se ne allontanò perché tormentato da dubbî che divennero il centro e il dramma della sua esistenza, riflessi nella Autobiography of Mark Rutherford (1881), che egli finse pubblicata a cura di un Reben Shapcot, amico del protagonista. Seguì il romanzo Mark Rutherford's deliverance (1885), in cui il protagonista rinuncia alla ricerca della verità nell'accettazione della vita e dei suoi doveri immediati. Il terzo romanzo, The revolution in Tanner's Lane (1887), compie il gruppo delle opere principali, in cui il pessimismo diffuso nella letteratura inglese alla fine del sec. 19º trova accenti di personale sincerità umana. Delle altre opere si ricordano: Miriam's Schooling and other papers (1890); Catherine Furze (1894); Clara Hopgood (1896); Pages from a journal, with other papers (1900); More pages from a journal (1910); Last pages (post., 1915).