ANTOKOLSKIJ, Mark Matveevič
Scultore russo, nato il 21 ottobre 1843 a Vilna da una povera famiglia ebrea. Fino dai primi anni manifestò vivo l'amore per l'arte, e specialmente per la scultura. Nel 1862, dopo lunghe difficoltà, partì alla volta di Pietroburgo per perfezionarsi nel suo studio, e fu ammesso nella classe di scultura dell'Accademia di belle arti, avendo a maestri N. J. Pimenov e più tardi J. J. Reimers. Nel 1870 l'A. eseguì una grande statua d'Ivan il Terribile (di bronzo nel Museo russo di Leningrado, di marmo nella galleria Tretjakov a Mosca) che in pochi giorni lo rese celebre, tanto che Turgenev e Starov gli consacrarono articoli entusiastici. Il 21 febbraio 1871 fu eletto membro dell'Accademia, e nello stesso anno, per rimettersi in salute, si recò a Roma, dove eseguì la statua di Pietro il Grande (di bronzo, nel parco di Peterhof, presso Leningrado) e il Cristo innanzi al popolo (di bronzo, nel Museo russo). Nel 1880 l'A. si trasferì a Parigi; e qui creò lo Spinoza morente (di marmo, all'Accademia di belle arti di Leningrado), e il Mefistofele (di marmo, nel Museo russo); qui, durante gli ultimi anni della sua vita, formò una ricca collezione di opere d'arte gotica e del Rinascimento; morì a Bad Homburg il 9 luglio 1902. Oltre le sculture gia nominate, esistono altre opere dell'A., come il Socrate morente (1875), Nestor, l'annalista (1892), Ermak, il vincitore della Siberia (1895), un monumento della principessa M. J. Obolenskii nel cimitero del Testaccio a Roma, e molti busti. Nella storia della scultura russa della seconda metà del sec. XIX l'A. ebbe un posto importante quale uno dei più insigni rappresentanti del naturalismo accademico. Al Museo di belle arti a Leningrado una sala intera è dedicata alle sue opere.