MARIZZA (A. T., 75-76)
Fiume della Regione Balcanica (530 km), il più importante (a prescindere dal Danubio) di quelli Compresi entro il territorio della Bulgaria, nel quale si sviluppa la maggior parte (339 km) del suo corso. Lunga più del doppio dell'Arno, la Marizza convoglia le acque di un bacino sei volte maggiore (54 mila kmq.), di cui la porzione chiusa entro le frontiere bulgare (35 mila kmq.) rappresenta più di 1/3 del territorio del regno. Il bacino corrisponde in sostanza a un'area lacustre pliocenica, che dal gruppo montuoso del Rila (Muss Alle, 2925 m.), dove il fiume ha le sue sorgenti, si spingeva fino alla stretta di Harmanlii, dopo la quale la Marizza piega verso SO., raccogliendo il tributo del Tungia e dell'Arda; le valli di questi due affluenti aprono il passo da un lato verso la sezione mediana dei Balcani, dall'altro nel cuore del massiccio rodopico. Al punto di congiungimento delle tre correnti fluviali sorge Adrianopoli, come allo sbocco della Marizza in piano è Filippopoli, che si può considerare il centro di tutto il bacino. Nel suo tratto terminale, oltre la frontiera bulgara, la Marizza assume aspetto veramente maestoso: il forte tributo alluvionale di cui la caricano gli affluenti ingombra tuttavia il letto e rende difficile il transito anche a natanti di scarso pescaggio. Allargandosi, la valle si copre di paludi che accompagnano il fiume sino alla foce: qui i depositi hanno quasi del tutto colmato il largo seno aperto tra le ultime propaggini dei Rodopi e il blocco eruttivo del Çatal Tepe. L'importanza economica del fiume è perciò assai ridotta, non essendo navigabile se non in una piccola porzione del suo tratto (sino a Filippopoli).
Il bacino della Marizza, chiuso fra Balcani, Rodope e Strangia, dà in sostanza unità idrografica alla Bulgaria meridionale (Tracia); le vicende storiche (più lunga e tenace influenza bizantina prima, e turca poi) rispecchiano bene questa individualità in confronto alla Bulgaria settentrionale, gravitante verso il Danubio.