DELORME, Marion
Dal castello paterno, nelle vicinanze di Champaubert sulla Marna, ov'era nata il 3 ottobre 1613, si trasferì giovanissima a Parigi per raccogliere il legato di un suo congiunto. Quivi conobbe il poeta Giacomo Vallée des Barreaux, che fu il suo primo amante. Separatasi da lui, si univa in matrimonio segreto col conte di Cinq-Mars, favorito di Luigi XIII. Presto nota ed ammirata nella società mondana e libertina, non meno della sua amica e rivale Ninon de Lenclos, dopo la morte del Cinq-Mars (1642) il salotto di Marion diventò uno dei ritrovi più brillanti di Parigi, e, durante la Fronda, un centro dei malcontenti e degli oppositori di Mazarino. Questi, dopo aver fatto imprigionare i principi di Condé e di Conti, avrebbe voluto impadronirsi della loro amica. L'arresto fu ordinato il 2 luglio 1650, ma non eseguito, perché in quello stesso giorno Marion improvvisamente moriva.
Corse poi la leggenda che la voce della morte fosse stata artificiosamente diffusa e che Marion avesse potuto rifugiarsi in Inghilterra, dove sarebbe vissuta per molti anni e donde sarebbe tornata a Parigi, per morirvi in miseria nella più tarda età. Questa leggenda inspirava poeti e romanzieri: Mirecourt nelle Confessions de Marion Delorme, Alfred de Vigny in Cinq-Mars, Victor Hugo nel dramma Marion Delorme e G. Bottesini in un'opera dallo stesso titolo.
Bibl.: A. Bazin, Histoire de France sous Louis XIII, Parigi 1837; P.-L. Jacob, M. D. et Ninon de Lenclos, Parigi 1859; G. Peladan, hist. et légende de M. Delorme, Parigi 1882.