SIRONI, Mario
Pittore, nato il 12 maggio 1885 a Sassari. Troncati gli studî universitarî d'ingegneria per dedicarsi alla pittura, aderì al movimento futurista. Dopo la guerra, a cui partecipò come volontario, iniziò a Milano il movimento "novecentista", diventandone uno dei capi. Nel contempo collaborava al Popolo d'Italia come disegnatore e critico d'arte. È membro del direttorio della Triennale di Milano. La pittura del S., intesa com'è alla rivalutazione di quei valori plastici distrutti dall'impressionismo, è tutta chiaroscuro, volumi e concisione grafica, e si risolve, dove si solleva dalla polemica, nell'idoleggiamento di una vita eroica e primitiva.
La caratteristica energia della sua visione plastica si è rivelata, oltre che in molti quadri da cavalletto, nella decorazione murale della Triennale di Milano, nelle imponenti monumentalità architettoniche della Mostra della rivoluzione fascista, nell'allegoria dell'aula magna del Palazzo del rettorato della città universitaria in Roma. Tra le principali opere del S. ricordiamo ancora: la grande vetrata per il palazzo del Ministero delle corporazioni (Roma I pescatori, secondo premio all'esposizione della Carnegie Institution di Pittsburg, 1931). Opere del S. sono in gallerie private e pubbliche, a Roma, Milano, Venezia, Zurigo, Losanna, Berlino, ecc.
Bibl.: G. Scheiwiller, M. S., Milano 1930; V. Guzzi, in Pittura it. contemporanea, ivi 1931, pp. 51-52; V. Costantini, Pittura ital. contemporanea (con bibl.), ivi 1934.