SALMI, Mario
Storico dell'arte, nato a S. Giovanni Valdarno il 14 giugno 1889. Dal 1918 al 1927 ispettore nelle soprintendenze all'arte delle Puglie, dell'Umbria e della Lombardia; dal 1923 libero docente e professore incaricato di storia dell'arte all'università cattolica di Milano, dal 1927 titolare nell'università di Pisa, presso la quale fondò l'Istituto di storia dell'arte, dal 1929 ordinario nell'università di Firenze e dal 1949 professore di storia dell'arte medievale in quella di Roma.
I numerosi saggi giovanili volti alla pubblicazione di inediti e al chiarimento di problemi di attribuzione e di rapporti stilistici su artisti maggiori e minori, preparano opere di più largo respiro, come le due monografie sull'architettura e sulla scultura romanica in Toscana (1928), i saggi sulla scuola di Rimini (1931-32) e sulla miniatura emiliana (1932), la monografia sull'Abbazia di Pomposa (1936), nelle quali la discriminazione di un vasto materiale s'inquadra in un'ampia sintesi storica. Seguono acute ricostruzioni critiche di grandi personalità, colte nel vivo processo della loro formazione e nella sostanza artistica delle loro opere - tali le monografie su Masaccio (1931, 2ª ed. 1948), su Paolo Uccello, Andrea del Castagno e Domenico Veneziano (1935, 2ª ed. 1939) - e sintetiche delineazioni di ambiente, quali i saggi sulla civiltà fiorentina del primo Rinascimento (1944) e su Piero della Francesca e il Palazzo Ducale di Urbino (1945)
Bibl.: S. S. Lodovici, Storici, teorici e critici dell'Arte figurativa in Italia dal 1800 al 1940, Roma 1946 (con bibl. prec.); R. Salvini, in Leonardo, 1939, p. 163 e in Il Ponte, 1945, n. 6.