ROQUES, Mario
Filologo francese, nato a Callao (Perù) il 1° luglio 1875; studiò a Parigi e fu allievo prediletto di Gaston Paris e di Jules Gilliéron, del quale divenne più tardi uno dei principali collaboratori; studiò anche filologia romena con Émile Picot, di cui fu successore nella cattedra di romeno dell'École des Langues Orientales vivantes; fu poi professore di filologia romanza all'École des Hautes Études e alla Sorbona; dal 1912 è direttore della rivista Romania; dirige anche la collezione dei Classiques Français du Moyen-âge.
Nel campo della filologia romena si è distinto per importanti ricerche sulla letteratura romena antica (L'Évangéliaire roumain de Coresi, in Romania, XXXVI, 1907, p. 429 segg.; L'original de la Palia d'OrǎŞtie, in Mélanges Picot, 1913) e per una magnifica edizione, purtroppo ancora incompleta, della Palia di OrǎŞtie del 1582 (Les premières traductions roumaines de l'Ancien Testament, Palia d'OrǎŞtie (1581-1582). Préface et Livre de la Génèse, Parigi 1925). I suoi interessi romenistici l'hanno anche spinto nel vicino campo albanese, in cui ha pubblicato uno dei più importanti lavori sull'antica letteratura albanese (Recherches sur les anciens textes albanais, Parigi 1932) e ha iniziato l'edizione del più antico dizionario albanese (Le dictionnaire albanais de 1635 édité avec introduction et index complet, Parigi 1932). Nel campo francese sono particolarmente pregevoli le sue edizioni critiche di testi antichi (Le garçon et l'aveugle, jeu du XIIIª siècle, 2ª ed. 1921; Aucassin et Nicolette, 2ª ed. 1930; Jehan Maillart, Le Roman du Comte d'Anjou, 1931) e la grande impresa, tuttora agli inizî, della pubblicazione degli antichi lessici francesi (Recueil général des lexiques français du Moyen-âge, I, Lexiques alphabétiques, Parigi 1936 e segg.). Nel campo della linguistica sono pregevoli alcune sue osservazioni critiche (Méthodes étymologiques, in Journal des Savants, 1905). Curò anche la pubblicazione degli scritti linguistici di G. Paris (G. Paris, Mélanges linguistiques, Parigi 1909). Molto notevoli le sue recensioni critiche quasi in ogni fascicolo di Romania.