NIGRO, Mario
Giurista, nato a San Fili (Cosenza) il 28 novembre 1912, morto a Roma il 28 febbraio 1989. Si laureò nel 1933 in giurisprudenza nell'università di Roma, dove fu assistente volontario per un decennio presso l'Istituto di diritto pubblico. Pur dedicandosi con impegno alla professione forense, intraprese la carriera universitaria dal 1952 nell'università di Messina, prima come professore incaricato, poi (dal 1964) come ordinario. Chiamato nel 1970 all'università di Firenze, ricoprì la cattedra di Diritto processuale amministrativo e più tardi quella di Diritto amministrativo, materia che insegnò, dal 1974 al 1983, anche nella facoltà di Roma che l'aveva visto studente e giovane studioso. Nell'ultimo periodo di vita N. svolse incarichi di consulente legislativo e di presidente della sottocommissione, istituita nel 1983 presso la presidenza del Consiglio dei ministri, durante il governo Craxi, per la disciplina del procedimento amministrativo, del quale elaborò lo schema di legge generale.
Giurista positivo, ricco di interessi non soltanto meramente giuridici e dotato di particolare sensibilità per la storia dello stato e delle sue istituzioni, N. si dedicò prevalentemente allo studio del diritto amministrativo, pur non tralasciando l'indagine di altri settori nei quali è maggiormente riflesso l'intervento dello stato nella vita sociale (come nel saggio sull'edilizia popolare, intesa come pubblico servizio, del 1957, e nello studio incentrato sull'analisi dei profili pubblicistici del credito, del 1972). Un interesse particolare di N., inusitato per la nostra giuspubblicistica, fu la storia del pensiero giuridico (i saggi dedicati all'opera di S. Spaventa e alla genesi della iv sezione del Consiglio di Stato, del 1975, e al ruolo dei giuristi nello stato liberale, del 1988). Sin dai primi scritti degli anni Quaranta, egli si mostrò particolarmente attento ai problemi della giustizia amministrativa, trattando questioni di speciale rilevanza, come, per es., i procedimenti amministrativi contenziosi o il doppio grado di giurisdizione amministrativa, per il quale N. cominciò a elaborare l'idea di un sistema di giustizia amministrativa in forme parallele e simili a quelle della giustizia ordinaria (Le decisioni amministrative, 1953; L'appello nel processo amministrativo, 1960, e altri contributi minori).
Dal 1960 N. si dedicò agli aspetti sostanziali del diritto amministrativo, come nel volume Studi sulla funzione organizzatrice della pubblica amministrazione (1966), dove pose in evidenza il nesso ineludibile tra politica e amministrazione, e in altri studi su argomenti tradizionali (come il processo amministrativo) o più nuovi, quali l'ordinamento della giustizia amministrativa, fondata in primo grado sui TAR e in sede di appello sul Consiglio di Stato. Nel 1976 raccolse in volume (La giustizia amministrativa, 19833) le lezioni svolte in un corso di Diritto processuale amministrativo a Firenze. Questo volume costituisce una silloge chiara e lineare del pensiero di N. sul sistema della giustizia amministrativa, che gli appare ispirato nei suoi principi generali al dualismo della giurisdizione e fondato sulle medesime regole della giustizia ordinaria.
Tra le altre sue opere: L'ammissione delle prove nel processo davanti al Consiglio di Stato: poteri collegiali e poteri presidenziali, in Scritti in memoria di Antonino Giuffré, iii (1967); Scienza dell'amministrazione e diritto amministrativo, in Studi in memoria di Carlo Esposito, ii (1972); La legge istitutiva dei Tribunali Amministrativi Regionali (prime considerazioni con particolare riguardo alle norme sulle procedure), in Il Consiglio di Stato, 1 (1972); Riforma dell'amministrazione e riorganizzazione dei ministeri, in Il Foro amministrativo e delle acque pubbliche, 50, 10 (1974); Silvio Spaventa e la giustizia amministrativa come problema politico, in Studi in onore di Antonino Papaldo (1975); Gli enti pubblici con denominazione territorialmente definita: problemi vecchi ed esperienze nuove, in Rivista Trimestrale di Diritto Pubblico, 26, 2 (1976); Il Consiglio di Stato giudice ed amministratore. Aspetti di appellabilità dell'organo, in Scritti in onore di Salvatore Pugliatti, iii (1978); La riforma del processo amministrativo (1980); Il notaio nel diritto pubblico, in Studi in memoria di Salvatore Satta, ii (1982); La pubblica amministrazione fra costituzione formale e costituzione materiale, in Studi in memoria di Vittorio Bachelet, ii, Amministrazione e garanzia (1987); Il procedimento amministrativo fra inerzia amministrativa e trasformazioni dell'amministrazione (a proposito di un recente disegno), in Il procedimento amministrativo fra riforme legislative e trasformazioni amministrative, Atti del Convegno Messina-Taormina 25-26 febbraio 1988, a cura di F. Trimarchi, 1990.
Bibl.: S. Cassese, Ricordo di Mario Nigro, in Rivista Trimestrale di Diritto Pubblico, 3 (1991), pp. 191-93.