NICCOLI, Mario
– Nacque a La Spezia il 2 febbraio 1904 da Carlo e da Euridice Vensano.
Trasferitosi presto a Roma con la famiglia, compì gli studi al collegio Nazareno diretto dall’italianista Luigi Pietrobono, conseguendo la licenza nel 1922.
Nel 1920 fece l’incontro che avrebbe segnato la sua vita, quello con il sacerdote e professore di storia del cristianesimo Ernesto Buonaiuti, per il tramite del fratello Raffaello (1897-1977) e dell’amico e compagno di scuola di quest’ultimo Agostino Biamonti (1897-1924), primo allievo di Buonaiuti all’Università di Roma.
Nell’estate 1920 partecipò con il fratello al soggiorno comune della koinonia nell’eremo di S. Donato presso Subiaco, seguendo la lettura e il commento di Buonaiuti di testi evangelici, del Testamento di s. Francesco, della Lettera a Diogneto, della Regola di s. Benedetto.
L’esperienza fu per lui fondamentale: anni dopo avrebbe rievocato «i ricordi di un S. Donato indimenticabile», quello appunto del 1920, nella dedica apposta a una copia dell’edizione buonaiutiana della Lettera a Diogneto (Roma 1921) da lui donata al fratello nel 1926.
Nonostante il suo legame con Buonaiuti il suo ingresso formale nella koinonia ebbe luogo solo nella primavera del 1922. All’epoca si accingeva a concludere i suoi studi liceali e contava di iscriversi alla facoltà di lettere per seguire gli studi di storia del cristianesimo che già lo appassionavano, come risulta da una conferenza da lui tenuta nella scuola il 26 aprile 1922 sulla propaganda evangelica di s. Paolo (nella quale presumibilmente riprendeva i temi del saggio di Buonaiuti Le esperienze fondamentali di Paolo pubblicato a Roma nel 1921) e da una lettera del 23 agosto in cui Buonaiuti prevedeva di averlo l’anno successivo alle sue esercitazioni sull’argomento. In realtà si iscrisse a giurisprudenza, probabilmente a causa delle pressioni familiari, dovendo allo stesso tempo impegnarsi in un lavoro a tempo pieno per le difficoltà economiche della famiglia. Tuttavia rimase vicino a Buonaiuti, seguendolo nelle sue tormentate vicende con l’autorità ecclesiastica e aiutandolo sia nella ricerca sia in questioni pratiche come la copiatura o la correzione delle bozze delle sue opere. Nell’autunno 1923 iniziò a lavorare per la casa editrice Roma diretta da Carlo Galassi Paluzzi, attività che gli consentì di stringere legami con il mondo della cultura romana. Continuò la sua collaborazione con Buonaiuti, in particolare nell’attività redazionale della rivista Ricerche religiose, pubblicata dal gennaio 1925 e condannata dal S. Uffizio, tentando contemporaneamente di proseguire nella ricerca storico-religiosa. Pubblicò così sulla rivista alcuni articoli (Docetismo e soteriologia nel «De Trinitate» di Ilario, I [1925], pp. 262-274; In tema di romanzi agiografici, II [1926], pp. 349-357; Un’apologia di Luciano Martire?, ibid., pp. 444-448; Famiglia romana e famiglia cristiana. Il Nuovo Testamento, V [1929], pp. 319-334), note e recensioni. Conseguì intanto la laurea in giurisprudenza nel 1928.
Le scomuniche di cui Buonaiuti fu fatto oggetto, il 31 marzo 1924 e poi, come vitandus, il 25 gennaio 1926, cambiarono anche la vita di Niccoli. Nel marzo l’editore Galassi lo avvertì che intendeva rivolgersi al S. Uffizio per sapere se poteva mantenere la collaborazione con un allievo di Buonaiuti che restava vicino al maestro; in ogni caso, gli vietò di pubblicare sulle riviste della sua casa editrice. Il rapporto di lavoro con Galassi si sciolse a fine maggio e iniziò una nuova collaborazione con il fotografo e scrittore Luciano Morpurgo – che nel 1925 aveva fondato la casa editrice omonima specializzata in libri d’arte e di viaggi – fidando altresì in un futuro impiego alla Biblioteca Casanatense, che gli era stato fatto sperare dal suo direttore Luigi De Gregori. Nel frattempo, per aver rifiutato di abbandonare la collaborazione con Buonaiuti, gli venne negata l’assoluzione da parte di Innocenzo Taurisano. Con questo evento si ruppe anche per lui il rapporto con la comunione ecclesiastica.
La scomunica a Buonaiuti del 1926 era stata preceduta da alcuni colloqui con Agostino Gemelli, all’ultimo dei quali assistette anche Niccoli insieme ad Ambrogio Donini, Alberto Maria Ghisalberti e Alberto Pincherle. Il racconto di Gemelli di questo colloquio – considerato non rispondente a verità – spinse Buonaiuti e i suoi giovani collaboratori a una serie di smentite di cui Gemelli, come Niccoli ricorda nelle sue note al Pellegrino di Roma buonaiutiano (2a ed., Bari 1964, p. 541 n. 161), non volle prendere atto; due di esse furono firmate anche da Niccoli (Al P. Agostino Gemelli, con Donini, in Ricerche religiose, V [1929], pp. 284-288; Gemelli… e noi!, con E. Buonaiuti, Donini, Ghisalberti e Pincherle, ibid., pp. 479 s.).
Nel corso del 1926, grazie alla disponibilità di Giovanni Gentile ad accogliere allievi di Buonaiuti, cominciò ad affacciarsi per Niccoli l’ipotesi di una collaborazione con la futura Enciclopedia italiana, che si concretò nel gennaio 1929, quando fu assunto come revisore e poi coordinatore dei manoscritti. La parte restante della sua vita fu legata al lavoro editoriale (nell’Istituto della Enciclopedia italiana e con la stesura insieme a Guido Martellotti del Dizionario enciclopedico Sansoni, I-IV, Firenze 1952-55). Nel 1934 successe a Pincherle alla direzione dell’ufficio schedario dell’Enciclopedia; collaborò alla sezione 'storia del cristianesimo' con oltre 200 voci (fra cui Francesco d’Assisi, Gioacchino da Fiore, Indulgenza, Inquisizione, Modernismo), subendo però il controllo e talora la censura del gesuita Pietro Tacchi Venturi e di altri revisori ecclesiastici.
Nel 1936 sposò Sira Valcelli (1910-2009), una delle segretarie di redazione dell'Enciclopedia italiana, dalla quale ebbe tre figli: Paolo (n. 1937), Marco (1938-1954) e Andrea (n. 1943). Nel periodo tra il settembre 1943 e la fine del 1947, in cui l’Istituto interruppe la sua attività per le vicende belliche, svolse lavori precari, traducendo e approntando un commento agli scritti di s. Francesco, che venne ritrovato alla morte fra le sue carte e pubblicato da Martellotti (Roma 1967). Dopo la morte di Buonaiuti nel 1946 contribuì alla fondazione dell’Associazione a quest'ultimo intitolata per gli studi storico-religiosi, che produsse fra l’altro una momentanea ripresa della rivista Ricerche religiose, in cui si impegnò come segretario di redazione; curò inoltre con un’ampia introduzione (novembre 1947) la ristampa delle Lettere di un prete modernista (Roma 1948). Alla riapertura dell’Istituto della Enciclopedia italiana ebbe il ruolo di redattore capo, prima del Dizionario enciclopedico italiano (di cui aveva ideato il piano), poi dell’Appendice III dell’Enciclopedia. Intanto aveva collaborato con voci di storia della chiesa e di storia politica all’Appendice II (1949); particolarmente significativa l’ampia voce Resistenza composta quando la bibliografia scientifica sul tema era ancora scarsa, utilizzando anche le informazioni ottenute da amici impegnati attivamente nella lotta armata.
Le esperienze del fascismo e della guerra, nonché l’amicizia con Donini, avevano spinto Niccoli su posizioni vicine al Partito comunista italiano, di cui però non prese mai la tessera e di cui rifiutò le scelte nel 1956, durante la rivoluzione ungherese. L’attenzione alle vicende politiche italiane e l’attività all’interno dell’Enciclopedia italiana non interruppero mai in lui il ricordo della sua esperienza accanto a Buonaiuti; con Donini curò nel 1957 una raccolta di saggi del maestro, e gli ultimi due anni della sua vita furono dedicati all’amplissima annotazione della riedizione del Pellegrino di Roma: un lavoro che per cura e ricchezza rappresenta un memoriale delle sue esperienze e di quelle della sua generazione.
Morì a Roma il 6 maggio 1964.
Fonti e Bibl.: Materiali sono presenti in diversi fondi dell’Archivio storico dell’Istituto della Enciclopedia italiana; lettere a lui dirette da Buonaiuti si trovano nella Biblioteca nazionale di Firenze, Carteggi vari, 466/26 ss.; F. Gabrieli, Pellegrini di Roma, in Il Resto del Carlino, 13 agosto 1964; G. Martellotti, Premessa, in Gli scritti di s. Francesco, traduzione, commento e note a cura di M. Niccoli, Roma 1967, pp. I-IV; O. Niccoli, Koinonia. Note sulle vicende di un gruppo di giovani «spirituali» italiani negli anni Venti del Novecento, in Studi storici, LII (2011), pp. 523-576. Inoltre cenni sparsi in 1925-1995. La Treccani compie 70 anni. Mostra storico-documentaria, Roma 1995; E. Sestan, Memorie di un uomo senza qualità, Firenze 1997; G. Turi, Il mecenate, il filosofo e il gesuita. L’«Enciclopedia italiana» specchio della nazione, Bologna 2002.