GUARNACCI, Mario
Erudito, studioso e raccoglitore di antichità etrusche. Nato a Volterra il 24 ottobre 1701, fu avviato agli studî classici che frequentò prima nella città natale e poi a Firenze.
Trasferitosi a Roma, fu segretario di Rota di mons. Rezzonico, poi Clemente XIII, ed in seguito Clemente XII gli conferì l'abbadia di S. Girolamo a Pisa, a cui si aggiunsero nel tempo molti riconoscimenti ed onori anche da parte di sovrani stranieri, tra cui un canonicato assegnatogli dal re di Francia. Nel 1733 entrò in prelatura come segretario della Segnatura e durante le sue vacanze tornava a Volterra, dove curava gli scavi per la ricerca di antichità, che, raccolte in un palazzo che aveva appositamente acquistato nella città, formarono il nucleo del Museo Guarnacci. Per incarico del pontefice Benedetto XIV terminò la storia dei Papi del Ciacconio, che stampò nel 1751 (Vitae et res gestae Pontificum Rom. et S. R. Eccl. Cardinalium a Clemente X usque ad Clementem XII). Morì il 31 agosto 1785 a Volterra, dove già da qualche tempo si era ritirato. Donò al Comune gran parte delle sue raccolte, che costituiscono il Museo G. a Volterra.
Scrisse opuscoli ed opere minori; il suo maggior lavoro furono i due volumi Delle origini italiche (Lucca 1767) a cui si aggiunse un terzo volume in risposta ad alcune critiche (Venezia 1773). Una seconda edizione dell'intera opera uscì postuma (Roma 1785). Il carattere di queste opere non si distacca da quello della "Etruscheria" contemporanea.
Bibl.: L. Ruggeri Buzzaglia, Pubblico Museo e biblioteca G. di Volterra; C. Prati, Diz. bio-bibl. dei Bibliotecari, p. 272; Ratti Maffei, Tre volterrani..., n. 9, Pisa 1881; Giorn. Lett. Ital., XXXVII, p. 435.