Fotografo italiano (Senigallia 1925 - ivi 2000). Iniziò l'attività negli anni Cinquanta, realizzando servizi fotografici sociali caratterizzati da malinconiche immagini di stile neorealista: predilesse il bianco e nero con toni molto contrastati per fotografie paesaggistiche di tipo astratto. Tra i temi ricorrenti nelle sue opere: le condizioni di vita dei più umili, la vecchiaia, la malattia, la morte e i "pretini". Alla serie Verrà la morte e avrà i tuoi occhi (1955-56), realizzata nell'ospizio di Senigallia, seguirono: l'indagine sul paesaggio di Scanno (1957-59); Io non ho mani che mi accarezzino il viso (1962-63), una raccolta di immagini dedicata al seminario di Senigallia; La buona terra (1964-65), analisi poetica della vita contadina. Dal 1992 iniziò una ricerca sul tema del sogno. Le opere di G. sono presenti nei maggiori musei internazionali (George Eastman House, Rochester; Victoria and Albert Museum, Londra). Tra le esposizioni a lui dedicate: la sezione nella 25ª edizione dei Rencontres de la photographie ad Arles (1996); la retrospettiva al Palazzo delle esposizioni a Roma (2001); le esposizioni tenutesi al Centro Forma di Milano (2009), presso il Museo di Roma in Trastevere (2012) e a Palazzo Leone da Perego di Legnano (2017); la mostra Sguardi di Novecento: Giacomelli e il suo tempo (2020), ospitata a Senigallia al Palazzo del Duca e Palazzetto Baviera nel ventennale della morte; la monografica Il mare dei miei racconti (1983-1987), allestita nel 2023 alle Gallerie d'Italia a Torino.