EQUICOLA, Mario
Nato nel 1470 circa in Alvito presso Caserta, morto nel 1525. Frequentò lo Studio di Napoli e la scuola del Ficino a Firenze. Fu alla corte degli Estensi e inviato più volte ambasciatore dal card. Ippolito e dal duca Alfonso I di Ferrara; passò poi a Mantova, al seguito d'Isabella d'Este. Fu tra coloro che sentirono e praticarono le regole e le forme della cortigiania come un alto ideale umano; per questo ci interessa il suo trattato De natura de Amore che, cominciato nel 1495, fu finito nel 1525 (1ª ed. Venezia 1525), documento di un'età e di una particolare cultura. L'opera, cominciata in latino, fu tosto ridotta e scritta in volgare, perché questo richiedevano i tempi e il pubblico. Così nacquero le Istitutioni al comporre in ogni sorte de rima della lingua volgare con uno eruditissimo discorso della pittura et con molte segrete allegorie circa le Muse et la poesia (Milano 1541). Scrisse anche La chronica de Mantua (s. l. 1521), ristampata a Mantova nel 1607 col testo rammodernato e con il titolo Istoria di Mantova.
Bibl.: D. Santoro, Della vita e delle op. di M. E., Chieti 1906.