CORTI, Mario
Nato a Guastalla (Reggio Emilia) il 29 genn. 1882, da Angelo e da Carolina Aldrovandi, iniziò gli studi musicali con il padre, maestro di musica del comune, proseguendoli al liceo musicale di Bologna con A. Massarenti per il violino e con G. Martucci ed E. Bossi per la composizione. Iniziò la carriera concertistica nel 1903, dedicandosi in particolar modo al repertorio barocco italiano, con esecuzioni di musiche di A. Corelli, N. Porpora, G. Tartini, P. Nardini: egli fece anche parte del quintetto Mugellini con Fantuzzi, violino, Ott. Respighi, viola, A. Certani, violoncello, B. Mugellini, pianoforte, con cui effettuò nei primi mesi del 1906 una serie di concerti nelle principali città d'Italia eseguendo, oltre a musiche di J. Brahms, M. E. Bossi e dello stesso Mugellini, un quintetto in fa minore appositamente composto da Respighi. Nel 1907 il C. ottenne la cattedra di violino al conservatorio di Parma; suonò in duo con A. Brugnoli, suscitando l'entusiasmo di I. Pizzetti, e negli anni successivi con G. A. Fano, con cui presentò la Sonata op. 36 n. 2 di F. Busoni, e con la moglie Maria Anelli. Al 1910 risale l'inizio dell'amicizia con Busoni, che si approfondirà nel 1914-15, durante il soggiorno del C. a Berlino come professore allo Scharwenka-Conservatorium, e durerà per tutta la vita (sui suoi rapporti con Busoni, il C. pubblicò un articolo, Ricordi di F. Busoni, in La Rassegna musicale, XIII [1940], pp. 16-19).
Nel 1915 si trasferì a Roma, dove venne nominato professore di violino al conservatorio di S. Cecilia; l'anno successivo entrò a far parte di una nuova formazione cameristica, il quartetto accademico (A. Serato e il C. violini, M. Dudovic, viola, L. Magalotti, violoncello) costituitosi per iniziativa del Presidente dell'Accademia di S. Cecilia, E. di San Martino, in occasione del ventesimo anniversario della fondazione dei concerti; ma dopo alcuni concerti, a cui parteciparono come pianisti A. Casella e Busoni, il quartetto si sciolse. L'intensa attività concertistica del C. si volse da questo periodo in poi in misura sempre maggiore al repertorio contemporaneo, specialmente italiano: il 28 genn. 1917, sotto la direzione di B. Molinari, presentò all'Augusteo di Roma in prima esecuzione italiana il Pezzo da concerto per violino e orchestra di F. Busoni; nei mesi di marzo e aprile partecipò ai sei concerti organizzati alla Sala accademica di S. Cecilia dalla neonata Società nazionale di musica eseguendo (insieme a G. Spada, violino, R. Scarpa, viola, T. Rosati, violoncello) musiche per quartetto di giovani compositori italiani come Respighi, V. Tommasini, C. Perinello, R. Bossi, D. Alaleona, G. Recli, F. Liuzzi, A. Gasco; nel 1918, sempre nei concerti della Società, ora Società italiana di musica moderna, presentò musiche nuove di F. Pratella, D. Alaleona, J. Huré, e partecipò al concerto commemorativo di C. Debussy organizzato dal Casella poco dopo la morte del compositore francese. Negli anni successivi portò in tournée nelle principali città italiane la nuova Sonata per violino e pianoforte di I. Pizzetti, in duo con pianisti come E. Consolo, M. Castelnuovo Tedesco e M. Horszowski; con quest'ultimo presentò in prima esecuzione italiana, in varie città d'Italia, nel 1923, la Sonata di E. Bloch. Nel 1921 compì una tournée in molte città italiane con Respighi e la moglie di questo E. Olivieri, suonando la Sonata di Tartini-Respighi e la Sonata in si minore di Respighi; di questo compositore presentò anche il 5 febbr. 1922 in prima esecuzione, all'Augusteo di Roma, il Concerto gregoriano per violino e orchestra, che eseguì nel 1923 anche alla Tonhalle di Zurigo e in seguito in molte città italiane in versione per violino e pianoforte. Nel 1922 eseguì all'Accademia filarmonica romana, in duo con A. Bustini, un ciclo di tre concerti di sonate per violino e pianoforte, comprendente musiche di J. S. Bach, W. A. Mozart, L. van Beethoven, R. Schumann, J. Brahms, E. Grieg, e in prima esecuzione a Roma composizioni di G. Samazeuilh, G. Guerrini e J. Ireland. Nel 1924-25 il C. dette numerosi concerti in trio con il violoncellista G. Crepax e il pianista A. Casella, presentando fra l'altro la nuova Sonata per violino e pianoforte di F. Alfano; nel 1926 fece conoscere, all'Augusteo di Roma, il Concerto italiano per violino e orchestra di M. Castelnuovo Tedesco.
Il C. continuò la sua attività di concertista e di propagandista della musica italiana contemporanea fino al 1930 circa, senza tuttavia trascurare il repertorio violinistico dei secoli precedenti; negli anni successivi fu direttore artistico dell'Accademia filarmonica romana (stagioni 1930-31 e 1931-32), direttore artistico del Festival internazionale di musica contemporanea a Venezia (1936-46) e sovrintendente al teatro La Fenice di Venezia (1940-46); ricoprì anche la carica di capo della segreteria artistica dell'Accademia di S. Cecilia a Roma.
Il C. affiancò a queste attività anche quella di revisore e trascrittore di musiche per violino, pubblicando fra l'altro revisioni di musiche (prevalentemente arie e larghi) di autori del Sei e Settecento nella raccolta dei Classici violinisti italiani, Milano 1914, delle Sonate e Partite per violino solo di Bach, di alcuni concerti di A. Vivaldi, Tartini e G. B. Viotti; e trascrizioni da musiche di Chopin, Schubert, A. Rubinstein, P. I. Ciaikovski, I. Pizzetti, M. Castelnuovo Tedesco. Fu autore di una Sonata per violino e pianoforte (Napoli 1925) e di opere didattiche. Negli ultimi anni fece conferenze sulla musica italiana in Italia e all'estero. Morì a Roma il 18 febbr. 1957.
Fonti e Bibl.: Notizie in Ars et Labor, 1906, p. 357; Il Pianoforte, (1920), p. 11; (1921), p. 113; (1922), pp. 89, 123, 125; (1923), pp. 81, 101 ss., 133, 136, 156, 258; (1924), pp. 51, 82 ss., 117, 149, 197, 206, 318; (1925), pp. 57, 97, 127: 190; (1926), p. 57; R. Accademia filarmonica romana, Annuario giugno 1919-giugno 1921, Roma 1921, pp. 27, 40, 46; Annuario luglio 1921-giugno 1922, Roma 1922, pp. 77 s., 90; Annuario luglio 1923-giugno 1924, pp. 88 s., 94; Annuario luglio 1924-giugno 1925, Roma 1925, pp. 33, 36, 40, 50; Annuario luglio 1927-giugno 1928, Roma 1929, p. 45; Annuario luglio 1929-luglio 1930, Roma 193y, pp. 29, 34, 58, 76; R. Giraldi, L'Accademia filarmonica romana, dal 1868 al 1920, Memorie storiche, Roma 1930, pp. 334 s.; Regia Accad. di S. Cecilia, I concerti dal 1895 al 1933, Roma 1933, I, pp. 289, 367; II, pp. 125-564 passim; A. Casella, I segreti della giara, Firenze 1939, pp. 182, 289; E. Respighi, O. Respighi, Datibiografici, Milano 1954, pp. 17, 29, 150, 156, 328; G. Marchesi, Ricordo di M. C., violinistaitaliano, in La Rass. musicale, XXVIII (1958), pp. 32-36; Due secoli di vita musicale. Storia delTeatro comunale di Bologna, a cura di L. Trezzini, II: S. Paganelli, Repertorio critico degli spettacoli e delle esecuz. musicali dal 1763 al 1966, Bologna 1966, pp. 140, 168; R. Giazotto, Quattrosecoli di storia dell'Accad. nazionale di S. Cecilia, Milano 1970, II, pp. 408, 470, 495 s., 498, 510; E. Respighi, Cinquant'anni di vita nella musica, Roma 1977, pp. 21, 54, 89; A. De Angelis, Diz. dei musicisti, p. 150; C. Schmidl, Diz. univ. deimusicisti, I, p. 377; Grove's Dictionary of Musicand Musicians, II, p. 458; La Musica. Diz., I, p. 466; Enc. della Musica Ricordi, I, pp. 561 s.