CASELLA, Mario
Filologo, nato a Fiorenzuola d'Arda (Piacenza) il 10 aprile 1886. Titolare di filologia romanza a Catania dal 1921 al 1924, insegna dal 1924, succeduto al suo maestro P. Rajna, la stessa materia all'università di Firenze.
Si affermò con studî di linguistica (Fonologia del dialetto di Fiorenzuola d'Arda, Perugia 1922) di critica testuale (Per il testo critico della Divina Commedia, 1924; edizione critica della D. C., Bologna 1923; 2a ediz. 1944, Londra 1928; Per il testo critico del Convivio, 1944) e indagini sulle poetiche medievali (Dai Trovatori al Petrarca, 1935) nelle quali mira a mettere in rilievo le correnti di pensiero dalle quali emerge l'opera d'arte come sintesi organica nell'attualità dei suoi legami storici.
Tra i suoi studî sulla letteratura italiana del Medioevo, si rilevano inoltre Jacopone da Todi (in Archivum romanicum, IV, 1920) e Il più antico componimento poetico della letteratura italiana (in Studi di fil. ital., II, 1929). Originale la sua interpretazione, ai lumi dell'estetica platonico-agostiniana e scolastica, di "Al cor gentil repara sempre Amore" (Studi romanzi, XXX, 1943) e de La canzone d'amore del Cavalcanti (Studi di fil. ital., VII, 1944); delle quali canzoni il C. ha anche fissato criticameme il testo. A tale interpretazione si riallaccia anche la sua opera principale: Cervantes. Il Chisciotte (2 voll., Firenze 1938) e i due studî su Guglielmo IX e Jaufré Rudel, pubbl. sotto il titolo Storia e poesia, nell'Arch. storico italiano. Notevoli inoltre i suoi studî sull'antica letteratura catalana (Il Somni di ′en Bernat Medge e i primi influssi italiani sulla letteratum catalana, in Archivum romanicum, III, 1919; Agli albori del Romanticismo e del moderno Rinascimento catalano, in Riv. delle biblioteche e degli archivi, XXIX, 1918; La versione catalana del Decamerone, in Archivum romanicum, IX, 1925).