BORSA, Mario
Giornalista e scrittore, nato a Somaglia (Milano) il 23 marzo 1870. Esordì nel 1893 come critico drammatico della Perseveranza di Milano; fu poi, per molti anni, corrispondente da Londra del Secolo, di cui divenne nel 1910 redattore-capo. Nel 1925 passò al Corriere della sera come collaboratore per la politica estera; ma ben presto ne uscì, per non sottostare al nuovo indirizzo del giornale. Dal 1918 al 1940 fu corrispondente da Milano del Times. Antifascista, subì persecuzioni politiche. Subito dopo la liberazione dell'Italia (maggio 1945) e fino all'agosto 1946, diresse il Corriere d'informazione (Il nuovo Corriere della sera).
Cultore di politica e di letteratura, ha avuto modo, nella sua permanenza in Inghilterra, di dedicarsi particolarmente allo studio del mondo inglese, su cui ha scritto libri interessanti (Il teatro inglese contemporaneo, Milano 1906; Il giornalismo inglese, ivi 1910; L'Inghilterra e i suoi critici ivi 1917; Il laborismo, ivi 1924). Fra i suoi libri narrativi, assai notevole La cascina sul Po (Milano 1920), romanzo "all'antica", di genuina ispirazione. Altre opere: La libertà di stampa (ivi 1925); Maria Stuarda (ivi 1934); La fine di Carlo I (ivi 1936); Il matto; romanzo (ivi 1945); Memorie di un redivivo (ivi 1945), caustica testimonianza di un fortunoso periodo di vita politica e giornalistica.
Bibl.: G.:A. Borgese, in Tempo di edificare, Milano 1923, p. 176 segg.