ALBERTI, Mario
Nato a Trieste il 4 maggio 1884, si specializzò giovanissimo in materie economiche e finanziarie. Svolse dapprima notevole attività politica e di economista a Trieste, soprattutto come collaboratore economico del Piccolo e come dirigente del gruppo nazionalista del partito irredentista adriatico. Scoppiata la guerra mondiale, nel 1915 passò nel Regno, dove si dette a un'intensa propaganda giornalistica in favore dell'intervento, e si mise a disposizione del governo, che gli affidò numerosi incarichi e missioni in Italia e all'estero. Fu delegato del Tesoro a Vienna, durante le trattative per l'armistizio (1919), e membro della commissione interalleata per il finanziamento del relief all'Austria. Fece parte della delegazione finanziaria italiana alla conferenza della pace e fu autorevole consigliere finanziario all'ambasciata d'Italia a Washington (1921). Rappresentò ancora l'Italia in alcune sessioni della sezione finanziaria della Società delle Nazioni e, nel 1923, partecipò alla conferenza di Innsbruck per la ripartizione del debito pubblico austro-ungarico. Nel 1924 fu nella delegazione degli esperti per le riparazioni tedesche, che portò al piano Dawes, e, nel 1925 e 1926, fu, rispettivamente a Washington e a Londra, nella delegazione italiana per i debiti di guerra. Già da tempo direttore centrale del Credito italiano, nel 1925fondò la Banca nazionale di Albania, di cui fu il primo presidente.
Sempre tra il 1925 e il 1926, curò i collegamenti tra il ministero degli Esteri e quello delle Finanze per lo studio dei debiti interalleati, preparando i piani per gli accordi. Fu successivamente presidente del Comitato di controllo per l'esecuzione del prestito internazionale all'Austria sotto gli auspici della Società delle Nazioni.
Questa sua intensa attività nel settore economico-finanziario gli fruttò la nomina a ministro plenipotenziario onorario.
Appartatosi alquanto, infine, dalla vita pubblica, si dedicò maggiormente agli studi, che aveva sempre coltivato, e all'insegnamento. Dal 1926 al 1931 insegnò politica monetaria all'università Bocconi di Milano e, in seguito, all'università cattolica di Milano, tecnica della moneta, tecnica del credito mobiliare e delle borse dal 1933 al 1936, e politica economica e finanziaria dal 1936 in poi. Morì a Como il 18 genn. 1939.
L'A. collaborò a diversi giornali e riviste, tra i quali La Tribuna, Il Piccolo, L'Idea Nazionale, La Nuova Antologia, Il giornale degli economisti, La rivista bancaria. Della sua vasta produzione, si ricordano: Il costo della vita, i salari e le paghe a Trieste nell'ultimo quarto di secolo,Trieste 1911; Il movimento dei prezzi e dei salari nell'anno 1911 a Trieste,ibid. 1912; Verso la crisi? Le tendenze economiche fondamentali nel momento presente..., ibid. 1914; La fortuna economica di Trieste ed i suoi fattori,Venezia 1915; L'economia del mondo prima, durante e dopo la guerra europea,Roma 1925; Gli svolgimenti monetari in Italia,ibid. 1927; Corso di politica monetaria, Milano 1927; Apparenze e realtà della vita economica,ibid. 1930; Il volto e l'anima della moneta,ibid. 1930.
Bibl.: L. de Secly, Vent'anni di storia economica, monetaria e finanziaria attraverso gli scritti di M. A., Bari 1936; Chi è?, Roma 1936, p.8.