MAZZACURATI, Marino
Scultore, nato a Galliera (Bologna) il 22 luglio 1908. Ha esposto per la prima volta a Venezia nel 1926 (Ca' Pesaro), poi ha lavorato per due anni a Roma nello studio di A. Martini (1927-28). Legatosi d'amicizia con Scipione e M. Mafaì, con loro espose a Roma nel Teatro degli indipendenti (1929) schierandosi decisamente contro il "Novecento" classicheggiante e retorico, per un'arte più profonda e lirica. Per condurre questa lotta, nel 1931, ritornato a Roma dopo un breve soggiorno a Parigi e dopo essersi dedicato per qualche tempo alla pittura, fondò e diresse, con Scipione, la rivista Fronte, alla quale (benché vissuta per brevissimo tempo) collaborarono molti tra i migliori artisti e letterati italiani, e attorno alla quale si formò di fatto la cosiddetta scuola romana. Dopo un periodo difficile ed errabondo (1931-37), durante il quale dovette dedicarsi all'artigianato, si stabilì a Roma, dove vive.
Partito da un decadentismo espressionistico che si traduce in un'ironia a volta a volta dolente, drammatica o giocosa, che non si sa bene se ironizzi il mito con la realtà o la realtà con il mito (i Lottatori, la serie degli Imperatori, la Strage degli Innocenti, 1942, ecc.) si è dedicato ora prevalentemente a una scultura di altissima decorazione, nella quale cerca di avvalersi di tutte le più vivaci esperienze artistiche europee di tipo cubista e futurista.
Bibl.: G. Piovene, Marino Mazzacurati, in Arte italiana del nostro tempo, Bergamo 1946.