Poetessa russa (Mosca 1892 - Elabuga, Kazan´, 1941); raccolse in patria i suoi versi nel volume Iz dvuch knig ("Da due libri", 1913), e altri ne pubblicò all'estero, essendo emigrata dopo la rivoluzione (Razluka "La separazione"; Car-devica "Zar-fanciulla", 1922). Notevole la densità del suo linguaggio patetico-tragico, con predilezione per i ritmi spezzettati.