GERMANOVA (pron. ghèr-), Màrija Nikolàevna
Illustre attrice russa, nata nel 1884. Contro la volontà dei suoi, entrata nel 1902 alla scuola del Teatro d'arte di Mosca, diretto da Stanislavskij iniziò la sua carriera nel 1904. Rivelò la sua personalità in Brand di Ibsen. Passata dal realismo all'esperimento idealistico tentato dal Teatro d'arte, la G. fece della figura di Donna Anna in L'ospite di pietra di Puškin, una creazione insuperabile, e ottenne un vero trionfo nella figura di Grušenka in I fratelli Karamazov e di Ekaterina Ivanovan nel dramma con questo titolo di L. Andreev. Nel 1918 sostenne con la sua arte il Teatro d'arte allora diretto dal Nemirovič-Dančenko, passando in varie città di provincia, ma poco dopo fuggì dalla Russia iniziando la sua vita di esilio e la serie dei suoi trionfi europei. Nel 1921 fu a Parigi. Unitasi agli altri attori russi esuli che formarono il gruppo di Praga del Teatro d'arte, la G. rivelò qualità eccellenti di regista con La donna del mare di Ibsen e la Medea di Euripide.