BOISSIER, Marie-Louis-Antoine-Gaston
Storico e Archeologo, nato a Nîmes il 15 agosto 1823 da antica famiglia borghese. Dopo le due tesi di dottorato su Plauto e sul poeta Accio, che sostenne alla Sorbona nel 1857, fu nominato professore al liceo Carlo Magno a Parigi. Con una sua memoria su Varrone ottenne il premio Bordin (1859), e sostituì poi per qualche tempo (1862) Ernesto Havet al Collegio di Francia. Nel 1865 pubblicò una delle sue opere più note, Cicéron et ses amis, e fu nominato maestro di conferenze alla Scuola normale superiore. Nello stesso anno tornò al Collegio di Francia come supplente del Sainte-Beuve, alla morte del quale (1869) gli successe nella cattedra di poesia latina. Si ritirò dall'insegnamento solo nel 1906; morì a Viroflay il 10 giugno 1908. L'8 giugno 1876 fu eletto membro dell'Accademia francese, della quale nel 1895 divenne segretario perpetuo; il 22 gennaio 1886 era entrato anche all'Accademia delle iscrizioni e belle lettere. L'antichità romana fu da lui studiata sotto svariati aspetti, analizzando opere di prosatori e di poeti, esponendo fatti politici e religiosi, illustrando gli avanzi monumentali d'Italia e d'Africa; né trascurò la letteratura moderna, com'è provato dai due volumetti su Madame de Sévigné (Parigi 1887) e sul Saint-Simon (1892). Il Boissier ebbe in grado eminente le doti caratteristiche dell'ingegno francese, la capacità di assimilare i risultati dell'indagine scientifica e di esporre la materia grezza in forma limpidissima, vivificandola e dando a personaggi e cose antiche anima e vita. Le sue opere, anche se non contengono in generale molto di nuovo e non segnano un vero progresso delle nostre cognizioni, si leggono tuttavia con diletto e con vantaggio.
Opere: I primi scritti sono le due tesi di dottorato: Quomodo graecos poëtas Plautus transtulerit (1857), e Le poète Attius, étude sur la tragédie latine pendant la République (1857), cui seguirono: Étude sur la vie et les cvuvres de M. Terentius Varro (1861); Recherches sur la manière dont furent recueillies et publiées les lettres de Cicéron (1863). Venne poi la serie delle opere principali: Cicéron et ses amis, étude sur la société romaine du temps de César (1865), considerata come un modello di finezza e di penetrazione psicologica; L'opposition sous les Césars (1875); Tacite (1903); La conjurafion de Catilina (1905), l'ultima sua opera con la quale ritornò a Cicerone come console. Nel campo della storia delle religioni diede La religion romaine d'Auguste aux Antonins (2 voll., 1874), e La fin du paganisme, étude sur les dernières luttes religieuses en Occident au IVe siècle (1891). Nel campo archeologico lasciò Le Musée de Saint-Germain (1882); Promenades archéologiques; Rome et Pompei (1880), trad. italiana di A.J. Rusconi; Nouvelles promenades archéologiques; Horace et Virgile (1886); L'Afrique Romaine, promenades archéologiques en Algérie et en Tunisie (1895). Tenne inoltre notevoli discorsi accademici e scrisse numerosi articoli nella Revue de l'instruction publique, nella Revue critique, nella Revue des Deux Mondes, nella Revue Archéologique, nella Revue de Philologie, nel Jurnal des Savants, nel Temps, nella Revue bleue, ecc.
Bibl.: A. Mézières e S. Reinach, in Revue Archéologique, ser. 4ª, XI, i (1908), p. 401 seg.; R. Pichon, La vie et l'oeuvre de M. Gaston Boissier, in Revue des Deux Mondes, XLVI (1908), pp. 284-321; P. Monceaux, in Jahresbericht di Bursian-Kroll, CXLI (1908), pp. 177-192; Mélanges Boissier, Recueil de mémoires concernant la littérature et les antiquités romaines, dédié à Gaston Boissier à l'occasion de son 80e anniversaire, Parigi 1903.