MARIAVITI (da Mariae vita)
Setta religiosa fondata nella Polonia russa verso il 1893 da Felicia o Maria Francesca Kozłowska (1862-1922), in seguito a una pretesa visione in cui le si ingiungeva di rigenerare il mondo. Gli statuti furono redatti da Jan Kọwalski (nato nel 1873), che si nominò "arcivescovo" della setta e ne divenne capo dopo la morte della fondatrice. I mariaviti, tra cui erano anche numerosi sacerdoti cattolici e religiose, credevano che senza l'intercessione della "piccola madre" (la Kozłowska), "simile alla Madre di Dio", nessuno potesse salvarsi, la pregavano anche mentre era in vita e la credevano presente nell'ostia consacrata. La base della dottrina mariavita è il quietismo: tutto si ottiene senza prepararsi né agire; basta pregare lo Spirito Santo, far voto di castità, povertà e obbedienza illimitata al capo della setta. Questa ebbe ampia diffusione, forse anche con l'aiuto del governo russo per ragioni politiche: nel 1909 contava 73.000 membri. Ma sia per gravi scandali avvenuti nel suo seno, sia per le ripetute scomuniche del S. Uffizio (1904, 1906, 1907) è andata a poco a poco scomparendo. Nel 1921 contava 32.000 seguaci.