ABIGNENTE, Mariano Marcio (Mariano da Sarno)
Nacque a Sarno nel 1471 da Giacomo e da una nobildonna di casa Longo dei marchesi di Vinchiaturo. Fu uno dei tredici italiani che parteciparono alla sfida di Barletta (13 sett. 1503), ricevendo in premio dal conte di Sarno, Guglielmo Tuttavilla, due cartiere che sorgevano lungo il fiume Sarno (20 dic. 1503). L'atto di assenso alla donazione del conte (riportato dal Faraglia per estratto) da parte del viceré di Napoli don Ramón de Cardona è datato 5 febbr. 1510. Dopo l'impresa di Barletta l'A. militò alle dipendenze del duca di Termoli (agosto 1508) e sotto Prospero Colonna nella battaglia di Ravenna dell'11 apr. 1512, insieme con l'altro suo commilitone di Barletta, Giovanni Bracalonna (e col Colonna era ancora nell'estate di quell'anno). Nel giugno del 1513 comandò una compagnia di cavalleria col compito di riportare all'obbedienza i cittadini di San Severino, ribellatisi al loro signore, Andrea Carafa. Nel 1516 era infine alle dipendenze del conte di Potenza. Assai caro ad Ettore Fieramosca, fu ricordato quale "gloria Sarni" dal vescovo di Penne G.B. Valentini, detto il Cantalicio, nel suo poema De bis recepta Partenope. Gonsalvia (Neapoli 1506). Ritiratosi in Sarno in data imprecisata, ma dopo il 1516,vi morì nel 1521 e fu sepolto nella chiesa di S. Francesco, nella cappella dell'Immacolata, di cui gli Abignente avevano il patronato.
Nel 1893 il comune di Sarno gli eresse un monumento in bronzo opera di G.B. Amendola.
Bibl.: Oltre le storie generali sulla sfida di Barletta, cfr. N. F. Faraglia, Ettore e la casa Fieramosca,Napoli 1883, pp. 42, 70, 221-225; F. Abignente, La Disfida di Barletta e i tredici campioni italiani,Trani 1903, passim;Id., M. A., Sarno 1914; Id., Tombe di uomini illustri in Sarno,in Studi di storia napoletana in onore di M. Schipa,Napoli 1926, pp. 381 s.