Maria Salomé
È ricordata in Cv IV XXII 14 dopo Maria Iacobi; secondo l'allegoria dantesca rappresenterebbe i peripatetici, ossia i seguaci di Aristotele, che - come gli altri filosofi - cercarono la beatitudine nel mondo.
Di una Salomè nel Vangelo si parla solamente in Marc. 15, 40; 16, 1, nell'elenco delle donne che assistettero da lontano allacrocifissione (Maria Maddalena, Maria madre di Giacomo ilMinore e di Giuseppe, Salomè). La sua presenza può legittimamente supporsi nei testi in cui si accenna, in maniera generica, alle donne che seguivano Gesù. Non è mai chiamata Maria; probabilmente D. desunse tale nome dall'opinione abbastanza comune che sotto la croce c'erano tre Marie (cfr. Ioann. 19, 25). La sua identificazione con la moglie di Zebedeo (Matt. 20, 30-28; 27, 56), che probabilmente si chiamava M., è molto comune.