Poetessa italiana (Torino 1924 - Roma 2014). Formatasi nel clima postermetico di chiara ascendenza montaliana, e incline alla trasposizione in chiave allusiva così dei dati oggettivi come di quelli autobiografici, la sua poesia (da Le acque del Sabato, 1954, a Utilità della memoria, 1966, Transito con catene, 1977, La stella del libero arbitrio, 1986), è venuta via via distendendosi dal mottetto o epigramma a forme narrativo-discorsive, fino al racconto in versi Giovanna d'Arco (1990). Studiosa di letteratura francese (Ronsard fra gli astri della Pléiade, 1972; Il teatro francese del Settecento, 1974; Il teatro francese dell'Ottocento, 1977), S. ha pubblicato traduzioni da varie lingue. Nel 1981 ha fondato a Roma il Centro internazionale Eugenio Montale, tra le cui attività annuali figura un premio internazionale di poesia. Tra le altre pubblicazioni sono da ricordare inoltre: Torri di vedetta (1992); I fasti dell'ortica (1996); La radice del mare (1999); La traversata dell'oasi (2002); Poesie dalla mano sinistra (2002); La luna è già alta (2006). Nel 2011 è stata pubblicata l'antologia Poesie (1954-2006), compiuto documento della sua traiettoria letteraria ed esistenziale, mentre è dell'anno successivo la raccolta completa delle sue poesie, curata da P. Lagazzi e G. Pontiggia.