ALBONI, Maria Anna Marzia (detta Marietta)
Celebre contralto, nata a Città di Castello il 6 marzo 1826. Studiò prima con un certo Bagioli, insegnante di canto a Cesena, dove ella viveva, poi, a Bologna, con Domenico Mombelli e con G. Rossini - consulente, nel 1839, del Liceo musicale di Bologna -, che gratuitamente le impartì lezioni per tre anni. Debuttò, interpretando la parte di Climene nella Saffo di G. Pacini (Teatro comunale, Bologna, 3 Ott. 1842), e s'impose quindi nella parte di Maffeo Orsini della Lucrezia Borgia,di G. Donizetti (teatro alla Scala, Milano, 1843); cantò poi a Vienna, Pietroburgo, Praga, Berlino, Amburgo, Londra (con Giulia Grisi, e dove superò anche Jenny Lind), Parigi, Madrid, riportando ovunque grandi successi; venne in seguito scritturata per una tournée in America (1853). Si produsse anche in concerto ed ebbe gli stessi trionfi del teatro (a Manchester, nel 1844, cantò con F. Chopin). Nel 1853 sposò il conte O. Pepoli, abbandonando, però, le scene solo nel 1863, per accudire al marito affetto da grave malattia mentale. Ma nel i868 cantò ancora, a Parigi, in occasione dei funerali di G. Rossini, nella parte di contralto dello Stabat Mater,e un anno dopo (28 febbr. 1869) partecipò all'esecuzione della Petite Messe Solemnelle al Teatro Italiano di Parigi; quindi fu scritturata dall'impresario M. Strakosch per ripetere, in un giro di concerti in Francia, Belgio e Olanda, la stessa Messa,sempre a ricordo del Rossini. Nel 1877 passò a seconde nozze con C. Ziéger (ex capitano della Guardia repubblicana). Morì a Parigi, a Ville d'Avray (nella sua • Villa Cenerentola>) il 23 giugno 1894, lasciando in testamento una considerevole fortuna a favore della Francia, divenuta suo paese d'adozione.
L'A. ebbe voce fortemente drammatica e insieme flessibile, estesa (fu detta il "rossignol"), così che poté cantare, com'era nell'uso dei mezzo-soprani e contralti del tempo, anche parti di soprano.
Piacque specialmente nelle opere: Don Giovanni e Nozze di Figaro (nelle Nozze cantò con Henriette Sontag), Norma, Sonnambula, Profeta, Ugonotti (O. Meyerbeer aggiunse, negli Ugonotti,un'aria scritta per lei), Cenerentola, Semiramide, Barbiere di Siviglia (di Rossini). Ma si può dire che ella cantò tutte le opere, tanto erano estesi la sua voce e il suo repertorio; e in tutte entusiasmando, come attestano i grandi successi ottenuti dappertutto. Un anno prima della morte, la sera del 6 marzo 1893, dette a Parigi un ricevimento, facendo sentire la sua voce per l'ultima volta. Ne parlò la stampa, fra le altre riviste la Revue Britannique;si conoscono i versi elogiativi della voce, delle virtù della sua persona, e della sua casa, ospitale ambiente rossiniano, che J. Normand dedicò alla celebre interprete di Rossini.
Bibl.: Necrologio,in Le Ménestrel (1894), n. 26, pp. 205-206; A. Pougin, M. A., Paris 1912; V. Rigoni, Centenario a Parigi, in Bollett. del Centro rossiniano di studi, 1956, p. 17; V. Rigoni, Una festa a Parigi, ibid.,1956, p. 75-76;P. J. Fétis, Bibliographie universelle dei Musiciens, I, Paris 1873, pp. 56-57, e Supplément, Paris 1881, p. 10; F. d'Amico, A. M., in Encicl. dello Spettac., I, Roma 1954, coll. 248-250; C. Schmidl, Diz. universale dei Musicisti, I, pp. 29-30, e Sup plemento, p.15.