MARI (App. III, ii, p. 30)
Archeologia. - L'esplorazione del grande centro nella media valle dell'Eufrate, da parte della missione francese guidata da A. Parrot, iniziata nel 1933, si è concentrata negli anni Sessanta e Settanta nell'indagine dei livelli protodinastici relativi al tempio del dio Dagan e al palazzo presargonico. Per quanto concerne i livelli più recenti, alcune tombe a vascone e a giara a campana appartengono ai periodi seleucide, neobabilonese e neoassiro. Le recenti esplorazioni hanno permesso di precisare che la ziqqurat, precedentemente attribuita al periodo neoassiro, è da datare all'età paleobabilonese; saggi effettuati nel celebre palazzo di Zimri-Lim hanno rivelato una serie di fasi costruttive che vanno probabilmente dal periodo della 3a dinastia di Ur (circa 2120-2000 a.C.) al tempo di Hammurabi di Babilonia (1792-1750 a.C.). Dell'età protodinastica finale (circa 2400-2350 a.C.) sono. il tempio attribuito a Dagan, con resti di statuaria votiva e di pannelli a intarsio, e il cosiddetto "palazzo presargonico", di cui sono state riconosciute due fasi, una più antica (PP2) che dovrebbe appartenere al Protodinastico III (circa 2600-2350 a.C.), e una più recente (PP1) che dovrebbe datare alla fase finale di quel periodo e ai primi tempi dell'età akkadica (circa 2350-2200 a.C.). Dal palazzo proviene la celebre giara del "tesoro di Ur", contenente preziosi reperti della corte di Mesannepada di Ur. Il palazzo, tuttora in straordinario stato di conservazione, comprende un'importante complesso sacro isolato da una cinta contraffortata con una lunga antecella e una piccola cella latitudinale. Esso è stato per diversi aspetti l'ispiratore della planimetria del palazzo detto di Zimri-Lim. Vedi tav. f. t.
Bibl.: Rapporti sommari di A. Parrot, in Annales Archéologiques de Syrie, 11-12 (1962), fino a 23 (1973), e rapporti preliminari in Syria, 29 (1962), fino a 51 (1975). Rapporti definitivi: A. Parrot, Mission Archéologique de Mari, III. Les temples d'Ishtarat et de Ninni-zaza, Parigi 1967; IV. Le "trésor" d'Ur, ivi 1968.