MARGHERITA di Valois, regina di Navarra
Figlia di Enrico II e di Caterina de' Medici, sorella, quindi, di due re, Carlo IX ed Enrico III, nacque il 14 maggio 1553. Innamorata di Enrico I duca di Guisa, sposò invece, il 18 agosto 1572, il capo degli ugonotti, Enrico re di Navarra. Il matrimonio voluto da Caterina e benedetto, nonostante l'opposizione del papa, dal cardinale di Borbone, doveva essere pegno d'unione tra la Francia protestante e la Francia cattolica. Ma sei giorni dopo avvenne la notte di San Bartolomeo. I rapporti tra M. ed Enrico, costretto all'abiura e tenuto prigioniero dal cognato, non furono più buoni. Le avventure galanti dello sposo contribuirono a cacciare la regina in una vita licenziosa; l'ira contro Enrico III, che propalava gli amori della sorella, la spinse nel partito del duca d'Alençon poi duca d'Angiò, al quale portò un favorito del re di Francia, L. Bussy d'Amboise, noto per il suo valore e per il suo amore per M. Quando il duca d'Angiò, insieme con Bussy fu rinchiuso nel Louvre, M. lo aiutò a fuggire (1576). Intanto, nel febbraio 1576, il marito partiva da Saint-Germain. M. si diede allora a pacificare il duca d'Angiò con Enrico III e si recò, poi, nella Fiandra per disporre la nobiltà a favore del duca d'Angiò, che aspirava a formarsi un regno indipendente nei Paesi Bassi. Quando il re di Navarra reclamò la moglie, Caterina ricondusse sua figlia al marito, con la speranza che la riconciliazione degli sposi agevolasse la pacificazione interna. L'arrivo della regina trasformò la corte di Nérac in una società frivola. M., esasperata dei commenti di Enrico III, spinse il marito alla guerra contro il re di Francia. Nel 1582, non avendo ottenuto soddisfazione contro il segretario del marito, che aveva scacciato violentemente alcuni contadini cattolici dalla sua cappella, lasciò la corte e tornò al Louvre. Qui i suoi costumi furono così acerbamente ripresi da Enrico III, che il marito chiese spiegazione al cognato. Tornata presso il marito ma trattata con disprezzo, si ritirò nell'Agenois, dove, combattendo contro Enrico III e contro Enrico di Béarn, sperò di formarsi una specie di sovranità. Ma dovette ritirarsi nel castello d'Usson. Qui scrisse i suoi Mémoires (ed. Guessard, Parigi 1842) che vanno dal 1565 al 1587, notevoli per le notizie intorno a Carlo IX, a Enrico III e ai primi anni del regno di Enrico IV. L'assunzione del marito al trono di Francia non mutò la sua posizione. Dopo avere rifiutato il proprio consenso al divorzio quando Enrico IV voleva sposare Gabriella d'Estrées, lo concesse per il matrimonio del re con Maria de' Medici, esigendo, però, una lauta pensione e il pagamento di tutti i suoi debiti. Nel 1605 tornò a Parigi dove si fece costruire un grandioso palazzo. Fondò il convento delle suore del Sacro Cuore di Gesù e quello degli agostiniani minori (Petits-Augustins). Morì a Parigi il 27 marzo 1615.
Bibl.: H. Mariéjol, La vie de M. de V., Parigi 1928.