OLIPHANT, Margaret
Scrittrice inglese, nata a Wallyford, presso Musselburgh (Midlothian) il 4 aprile 1828, morta a Wimbledon il 25 giugno 1897. Cominciò a scrivere giovanissima e continuò a produrre con inesausta copiosità, mantenendo col suo lavoro numerosi parenti. Nel 1859 fece un viaggio a Firenze e a Roma.
Il primo romanzo pubblicato fu Passages in the Life of Mrs. Margaret Maitland (1849). Semplice, chiara e concreta è in lei la psicologia delle classi sociali; descrive costumi nazionali, quadri familiari ravvivati da humour e da emozioni. I suoi romanzi di cui molti prima che in volume furono pubblicati nel Blackwood's Magazine, ebbero grande popolarità. Del realismo adottò la forma del romanzo a ciclo; ne è il miglior esempio il ciclo intitolato Chronicles oj Carlingford (1863-1876), che si svolge in una cittadina del centro industriale dell'Inghilterra. Le preoccupazioni moralistiche determinano spesso nei suoi romanzi lentezza e lungaggini; Miss Marjoribanks è forse il suo tipo meglio riuscito. Più tardi, la O. manifestò tendenze mistiche espresse in varî romanzi: The Beleaguered City (1880), A Little Pilgrim in the Unseen (1882), eec. Scrisse anche libri non narrativi: Historical Sketches of the Reign of George II (1896); The Makers of Florence (1876); The Mahprs of Venice (1887); The Makers of Modern Rome (1895); Literary History of Enghand 1790-1825 (1882); Royal Edinburgh (1890); e alcune vite, tra cui quelle di S. Francesco d'Assisi e di Edward Irving (1862). Ma troppo spesso, in questo campo, trattò argomenti cui non era preparata.
Opere: Oltre a quelle citate, si rammentano come più note o di maggior successo al loro apparire; Adam Graeme (1852); Magdalen Hepburn (1854); Lilliesleaf (1855); The Laird of Norlaw (1858); Madonna Mary (1867); Squire Arden (1871); He that willnot when he may (1883); lThe Wizard's Son (1884); Kirsteen (1890); The Marriage of Elinor (1892); The Ways of Life (1897), ecc.
Bibl.: Autobiography and Letters, Londra 1899; M. Cazamian, Le roman et les idées en Angleterre, Parigi-Strasburgo 1923, pp. 59-61.