MARFORIO
Sotto questo nome è nota una colossale statua di divinità fluviale, conservata nel Museo Capitolino. Anticamente era nel Comizio; prima del 1084 la vide presso l'Arco di Settimio Severo il compilatore dell'Itinerario di Einsiedeln, il nome le deriva dal Forum Martis. Documenti del 500 parlano del Locus Marforii, denominazione topografica ristretta alla piccola piazza di fronte alla chiesa di S. Pietro in Carcere, da cui la statua venne rimossa nel 1587 per essere trasportata in Piazza S. Marco, da dove fu spostata nel 1592, e collocata in Campidoglio e, in seguito alla costruzione dei Museo Capitolino, inclusa, con la nicchia che la conteneva, nel presente cortile. Durante il Rinascimento al M. venivano attaccate le risposte alle satire poste sul Pasquino (v.).
Questa divinità è rappresentata giacente sul fianco sinistro, con le gambe incrociate e in parte ricoperte da un mantello che gira attorno al braccio sinistro. I capelli cadono a lunghi riccioli sulle spalle e sopra sono legati con una tenia arrotolata. Restaurata alla fine del 500 dal Bescapé nel volto e nelle estremità (mani e piedi), ebbe anche aggiunti arbitrariamente gli attributi dell'Oceano, che, come si può osservare da alcune stampe, all'epoca della scoperta, mancavano. Il confronto con numerose repliche del genere, che dimostrano il favore incontrato a Roma nel I sec. d. C. dalle statue di divinità fluviali, ha indotto ad inserire il M. in questa serie e a considerano una rappresentazione del Tevere, datandolo per i caratteri stilistici al periodo flavio, cioè nella seconda metà del I sec. d. C.
Bibl.: F. Cancellieri, Notizie delle due famose statue di un fiume e di Patroclo, dette volgarmente di Marforio e di Pasquino, Roma 1789; A. Michaelis, in Röm. Mitt., VI, 1891, p. 50; Neue Jahrbuch für das klass. Altertum, VII, 1901, p. 598; H. Jordan, Topographie d. Stadt Rom im Altertum, II, Berlino 1885, p. 348 ss.; W. Helbig, Führer durch die Sammlungen klassischer Altertümer in Rom, Lipsia 1912, I, p. 413, n. 756; H. S. Jones, A Catalogue of the Ancient Sculptures of the Museo Capitolino, Oxford 1912, tav. 1, p. 21; R. Lanciani, in Bull. Com., 1920, p. 13 ss.; S. Bocconi, Collezioni Capitoline, Roma 1930, p. 49, fig. 27; L. Du Jardin, Del Santuario tiberino di Marforio e delle statue affini, in Mem. Pont. Acc., serie III, vol. III, 1932; S. Bocconi, Collezioni Capitoline, Roma 1950, p. 49, n. 1.