LEVANTE, MARE DI (A. T., 9-10 e 11-12)
MARE DI Si dà il nome di Mare di Levante alla parte più orientale del Mediterraneo romano, compresa fra l'Anatolia, le coste della Siria e della Palestina e quelle dell'Egitto e della Marmarica; il confine con lo Ionio può essere indicato dalla strozzatura fra Creta e la Cirenaica, quello con l'Egeo dalla linea Creta-Scarpanto-Rodi-costa anatolica.
Nella parte settentrionale di esso si aprono il Golfo di Adalia, l'antico Mare Pamphilium, e a NE. il Golfo di Alessandretta; nel rimanente le coste sono prive di grandi insenature.
Nella parte occidentale, o bacino egiziano, la profondità supera in alcuni punti 3300 m., con la massima, 3864 m., a E. di Rodi. Nella parte orientale, o bacino siriaco, la profondità non supera 2000 m., salvo in una zona limitata a sud di Cipro, dove la massima è di 2634 m.
La marea in questo mare consiste in un'oscillazione semidiurna del livello marino intorno a una linea nodale secondo la congiungente Candia-Tobruch: a E. di questa linea lo stabilimento del porto è di 9 a 10 ore. L'ampiezza di quest'oscillazione è in generale di pochi centimetri. I venti forti persistenti producono talvolta elevazioni del livello marino superiori a quella della marea.
La corrente, proveniente da acque atlantiche che traversano lo Stretto di Gibilterra, corre verso oriente lungo le coste dell'Egitto. Durante le piene del Nilo, da giugno a settembre, per le grandi quantità di acque fluviali che si riversano in mare, la corrente viene spostata molto più a settentrione, all'altezza del delta del Nilo, di fronte alla Bocca di Damietta. Quest'afflusso di acqua dolce forma una zona torbida che si allarga talvolta fin oltre due miglia al largo del delta. Il moto dell'acqua marina si mantiene, anche al largo, verso oriente, e già all'altezza di Porto Said si ha l'andamento regolare della corrente litorale. Nella baia di Abūqīr, la velocità della corrente, che è da 0,5 a 1 miglio all'ora, è influenzata dai venti, e nell'interno della baia si genera una corrente opposta.
Lungo le coste della Palestina e della Siria la corrente è diretta generalmente verso N. e la sua velocità viene accresciuta dai venti di libeccio, che predominano in maggio e in giugno. Sulle coste della Caramania la litoranea ha direzione prevalente di ponente.
Lo spessore di questa corrente litorale è variabile: presso le coste può raggiungere profondità di 200 m. diminuendo verso la parte centrale del bacino. È principalmente la rotazione terrestre che impedisce all'acqua meno densa, trasportata dalla corrente litorale, di diffondersi alla superficie dell'intero bacino; i venti prevalenti di NE. contribuiscono poi a mantenere addossate alla costa africana le acque in moto verso E.
La salsedine superficiale nel Mare di Levante è molto più elevata che nelle altre parti del Mediterraneo; nel luglio, secondo le ricerche dello Schmidt, l'isosalina di 39 per mille circonda tutto il bacino orientale. L'acqua superficiale proveniente dall'Atlantico, movendo verso E. lungo le coste dell'Africa settentrionale, per l'evaporazione estiva raggiunge un alto grado di concentrazione. D'inverno, raffreddandosi, essa avviva la circolazione verticale, abbassandosi fino alle regioni più profonde del bacino.
La temperatura del Mare di Levante, come di tutto il Mediterraneo, decresce fin verso 500 m. e da questo strato fino al fondo essa è quasi costante fra 13°,5 e 14°. Glì strati profondi hanno temperatura determinata dall'afflusso di acque più fredde provenienti dall'Egeo.
Il movimento orizzontale nelle acque profonde del Mare di Levante, rivelato dalle condizioni termiche e dalla percentuale di ossigeno, è verso ponente; e questa corrente sottomarina s'inoltra nello Ionio fin oltre il Canale di Pantelleria.
Il clima del Mare di Levante è, in generale, mite in inverno e caldo in estate: quando spirano venti meridionali, in questa stagione, la temperatura diventa elevatissima, fin oltre 43° ad Alessandria, 44° a Giaffa. Meno eccessivo è il clima della Caramania. Il vento di sud, che in Egitto è chiamato khamsīn, è accompagnato da caligine densa e rossiccia, costituita da sabbia fine del deserto, la quale talvolta è spinta a grandissime distanze. Le piogge in tutto il bacino sono scarse, particolarmente nei mesi estivi, e crescono procedendo da S. verso N.
Il Mare di Levante ha avuto sin dai tempi più antichi una grandissima importanza per i rapporti fra i paesi dell'Egeo da un lato e la Siria, la Palestina, l'Egitto dall'altro; i porti dell'Anatolia meridionale e Cipro servivano da scali intermediarî. Oggi la sua principale funzione è quella di via di transito per il Canale di Suez; ma vi è pure un notevole traffico che fa capo ai porti egiziani e siriaci o da essi irraggia. L'ubicazione dei porti più importanti variò notevolmente nelle diverse epoche storiche. Oggi i porti di maggior traffico sono Alessandria e Porto Said in Egitto, Beirut, Caifa (Haifā) e Giaffa sulla costa siro-palestinese; minore movimento hanno i porti anatolici, Adalia, Mersina e Alessandretta, e Larnaka nell'isola di Cipro. Per le linee di navigazione e il traffico v. mediterraneo.